Nota stampa a cura del movimento politico “Confederazione San Marco”
Nell’ultima seduta del Consiglio Comunale, come in quelle precedenti, il gruppo di opposizione Confederazione San Marco, presieduto da Luigi Mossuto e rappresentato in Consiglio Comunale dall’Avv. Antonio Turco, dal dott. Michele Longo e dall’on. Angelo Cera, ha dimostrato alto senso di responsabilità nell’affrontare i vari argomenti all’ordine del giorno, dopo averli attentamente studiati, anche se non è stato concesso il tempo necessario per ulteriori approfondimenti.
Con questo spirito, anche se con le dovute osservazioni e criticità emerse, abbiamo votato favorevolmente alcuni argomenti come la modifica del programma delle opere pubbliche o l’adozione del piano urbanistico “Le vetrine del Gargano” o la variazione di bilancio, per limitarci alle questioni più importanti.
Al nostro senso di responsabilità, però, non corrisponde un atteggiamento della maggioranza altrettanto responsabile, soprattutto nei confronti della cittadinanza e dei suoi problemi.
Infatti, l’Amministrazione Comunale continua a non metterci a disposizione i documenti in tempo utile e non sempre ci fornisce tutte le informazioni necessarie.
Per quanto riguarda le “Vetrine del Gargano”, ad esempio, abbiamo appreso solo in Consiglio Comunale, per bocca del Sindaco senza alcuna documentazione, che vi sarebbero ben 100 istanze di operatori economici interessati.
Bene. Abbiano preso atto di tale affermazione, però ora il Sindaco deve metterci a disposizione tali richieste e se ad oggi con la situazione di stallo economico e finanziario che ha colpito in maniera trasversale molti settori produttivi, tali richieste possono considerarsi ancora valide e concrete, perché non vorremmo che sia stata carpita la nostra buona fede e non vorremmo essere corresponsabili di uno spreco di oltre 2 milioni di euro per una cattedrale nel deserto che, oltretutto, comporta la manomissione di una zona di grande valore paesaggistico con problematiche di equilibrio idrogeologico. Di contro, il Sindaco non ha dato alcun elemento di informazione circa la zona artigianale di Casarinelli, alla quale ha fatto riferimento nel corso del suo intervento.
Anche per quanto riguarda il Documento Strategico del Commercio, non ci sembra corretto che, nel mentre tale documento viene variato per la parte che riguarda il mercato settimanale, si emana un’ordinanza che ne proroga lo spostamento fino ad aprile: la nuova collocazione del mercato settimanale è definitiva o provvisoria?
Per quanto riguarda la richiesta di finanziamenti, certo abbiamo votato per il Cimitero e per altre opere, però il Sindaco non può dire che non sa niente dei fondi (notevoli) già stanziati per l’assetto idrogeologico dopo le alluvioni e che la cosa non lo riguarda perché è di competenza del Commissario: si tratta di affermazioni gravi ed irresponsabili.
Allo stesso modo, l’opposizione non viene mai coinvolta nelle scelte di richiesta di finanziamenti, che finora riguardano solo ristrutturazioni di immobili e cose del genere senza prevedere alcun serio investimento per lo sviluppo della nostra cittadina.
Per quanto riguarda la situazione finanziaria, siamo chiamati solo a ratificare atti burocratici e dovuti, senza affrontare mai tutte le questioni ancora aperte dei debiti e del dissesto e, soprattutto, senza tener minimamente conto della drammaticità della situazione che vede le famiglie sempre più in difficoltà per le bollette e per l’aumento dei generi di prima necessità, mentre continuano a chiudere le attività commerciali e artigianali. Anzi, irresponsabilmente l’Amministrazione compie atti che porteranno all’aumento anche della tassa rifiuti con la previsione dell’aumento dell’appalto per la raccolta, senza pianificare un futuro che sia in grado di dare una svolta ecosostenibile e cambiare rotta drasticamente sul percorso avviato, del tutto sbagliato.
Tutto questo, e altro, continueremo a porlo all’attenzione dell’amministrazione e della cittadinanza e non mancheranno momenti ed iniziative, che, dopo questo periodo di rodaggio, sono improcrastinabili.