San Giovanni Rotondo, il PD chiede la testa dell’assessore Chindamo
Riceviamo e pubblichiamo una nota della Direzione del Partito Democratico di San Giovanni Rotondo.
Correva l’anno 2019, era primavera, il Partito Democratico di San Giovanni Rotondo insieme a tanti uomini e donne che avevano a cuore le sorti della nostra comunità, dava vita ad un progetto politico amministrativo che avrebbe portato il centro sinistra alla vittoria elettorale.
La coalizione era formata dal Partito Democratico e da due liste civiche con a capo il candidato sindaco prof. Michele Crisetti, uomo di comprovata esperienza amministrativa e chiara dirittura morale.
Fu una battaglia elettorale difficile, ma vittoriosa.
La cittadinanza espresse il proprio favore al nostro candidato Sindaco ed alla coalizione di centro sinistra.
Il nostro Sindaco nominò la Giunta Esecutiva chiamando, ad assumere gli incarichi di assessore e di vice sindaco, uomini e donne che si riconoscevano nel progetto politico del centro sinistra.
La coalizione iniziò a governare San Giovanni Rotondo mettendo in atto un’azione amministrativa concreta ed efficace.
Non mancarono, comunque, fibrillazioni e contraddizioni, tra le quali ricordiamo le minacciate dimissioni dell’assessore ai lavori pubblici Pasquale Chindamo (nel riquadro della foto copertina) che furono ritirate anche grazie all’azione pressante del Sindaco ed al sostegno manifestato dai consiglieri comunali di maggioranza.
Fibrillazioni e contraddizioni purtroppo si sono manifestate anche successivamente.
La composizione della Giunta Esecutiva è stata rivista e sono state immesse nuove energie che hanno dato ulteriore impulso all’azione amministrativa.
Tale operazione, per quanto positiva, non ha eliminato tutte le contrapposizioni politiche maturate.
Durante la campagna elettorale per la elezione della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica dello scorso mese di settembre, proprio l’Ass. Chindamo ha sostenuto platealmente, con comunicati e dichiarazioni sui social, il Movimento Cinque Stelle, formazione politica che esprime una forte opposizione all’amministrazione di centro sinistra.
L’Ass. Chindamo dichiarava che il sostegno politico al Movimento 5stelle era da considerarsi strettamente personale e non affatto da considerare in contraddizione con il ruolo ricoperto di componente della Giunta Esecutiva.
La contraddizione politica, contrariamente a quanto sostenuto dall’interessato, è invece forte, palese ed ormai tale da richiedere un intervento risolutivo.
Il Movimento 5stelle sta conducendo un’opposizione radicale al centro sinistra che governa San Giovanni Rotondo, non solo con interventi in consiglio comunale ma anche attraverso comunicati stampa ed iniziative pubbliche note a tutti.
Non è possibile mantenere nella Giunta Esecutiva tale esponente, schieratosi politicamente con l’opposizione; correttezza avrebbe voluto, come successo in qualche altro Comune vicino, che l’interessato rassegnasse le proprie dimissioni già prima dell’inizio della campagna elettorale.
Tutto ciò non ha niente a che vedere con il diritto di Chindamo di schierarsi politicamente con il Movimento 5stelle; semplicemente a noi appare evidente la contraddizione che, in qualche modo, deve essere risolta o attraverso formali dimissioni, a recupero – sia pure ex post – di un certo stile di correttezza politica, oppure attraverso la revoca dell’incarico che dovrà essere operata dal Sindaco, come chiesto formalmente dalla direzione di questo circolo in una riunione formale a cui hanno partecipato anche Sindaco, assessori e consiglieri comunali del Partito Democratico.
Utilizzare il proprio ruolo in seno alla Giunta Comunale per fare campagna elettorale per altre forze politiche che, a tutt’oggi, si trovano in pieno disaccordo con l’indirizzo e la linea politica dell’amministrazione Crisetti, è stato improvvido e delegittimante per tutti gli attori in campo.
Ci auguriamo che l’Ass. Chindamo, assumendosi le proprie responsabilità, rassegni le dimissioni anche al fine di togliere dall’imbarazzo l’intera coalizione e lo stesso Sindaco che, altrimenti, dovrà procedere alla revoca dell’incarico.
Il tutto anche per consentire all’interessato di esprimere liberamente le proprie posizioni politiche e di inserirsi nel contesto che più gli aggrada – è quanto si legge a termine della nota stampa a firma di Primiano D’Apote, segretario del circolo cittadino del PD “Nicola Cisternino” di San Giovanni Rotondo.