FOTO | San Marco in Lamis, segnalazione: «Profondo degrado alla “San Domenico Savio”, urge messa in sicurezza»

Ecco come è ridotta, dentro e fuori, la ex scuola elementare “San Domenico Savio” chiusa dopo l’alluvione del settembre 2014

Fuori rifiuti di ogni tipo, erbacce e vegetazione cresciuta a tal punto da ingoiare la recinzione. All’interno la distruzione più totale: porte sfondate e divelte (compresa quella dell’ingresso principale), libri sparsi dappertutto, impianti idraulici ed elettrici asportati e manomessi, suppellettili in mille pezzi e tanto altro ancora (vedi galleria foto). Queste le condizioni di estremo degrado in cui versa la ex scuola elementare “San Domenico Savio”, chiusa ormai da 8 anni perché dichiarata inagibile dopo l’alluvione del settembre 2014.

La struttura, nel frattempo, dal momento che porte e cancelli sono sempre aperti, ha cambiato “destinazione d’uso” tanto da diventare rifugio per cani randagi e pericolosa zona franca per i ragazzi che frequentano il quartiere. Ed è per questo che alcuni residenti hanno suggerito, per motivi di sicurezza, di “murare gli accessi e di chiudere a dovere i cancelli”. Il tutto in attesa dell’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (P.N.R.R.) che a livello locale prevede, per ciò che concerne l’edilizia scolastica, la demolizione dell’edificio in questione e la ricostruzione al suo posto di un asilo nido comunale. Costo dell’opera: 2 milioni e 160 mila euro.

Infine, vi è da ricordare la raccolta fondi denominata “Una mano per il Gargano” organizzata all’indomani della famosa alluvione. Intento della manifestazione era quello di ristrutturare l’edificio, ma vista l’esiguità dei fondi raccolti (poco meno di 30 mila euro) si optò per il ripristino dei locali della palestra “Balilla”. I lavori, regolarmente realizzati, riguardarono la sostituzione del tappeto e dell’impianto di condizionamento, il potenziamento dell’impianto di illuminazione e il rifacimento dei bagni.

 

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