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Incidente Elicottero, il cordoglio della ASL Foggia per la morte di Maurizio De Girolamo

Oggi ci scuote il dolore per una tragedia che ha colpito la nostra terra, la nostra Azienda, noi tutti”. È così che il commissario straordinario della ASL Foggia Antonio Nigri esprime il cordoglio personale e dell’intera Azienda per il gravissimo incidente avvenuto questa mattina nei cieli di Capitanata.

A perdere la vita sull’elicottero precipitato nei pressi di Apricena, sette persone: una famiglia di turisti, due piloti ed un medico del 118, Maurizio De Girolamo, che aveva appena terminato il turno di lavoro nella postazione delle Isole Tremiti.

Maurizio De Girolamo aveva 64 anni e prestava servizio, oltre che alla Postazione 118 delle Tremiti, anche al Pronto Soccorso di San Severo.

L’Azienda lo ricorda come un medico di esperienza e grande animo, sempre disponibile con pazienti e colleghi, pronto e attento. Un professionista e una persona perbene.

Non conoscevo personalmente Maurizio – continua Nigri che ha immediatamente raggiunto il luogo dello schianto – ma solo attraverso le parole dei suoi colleghi che lo descrivono come una colonna del servizio di Emergenza Urgenza della ASL Foggia.

Questa tragedia colpisce tutti noi e ci lascia storditi. A Maurizio va il nostro grazie per il lavoro che ha prestato, forte di una esperienza maturata in tanti anni di servizio e carico di quella passione che il mestiere di medico richiede.

Anni di dedizione al camice, in un settore particolarmente di frontiera come quello dell’emergenza urgenza, senza mai lamentarsi, in prima linea per garantire il diritto alla salute a persone in uno stato di particolare bisogno, che necessitano di interventi tempestivi. E Maurizio lo è sempre stato: tempestivo, diligente, disponibile, paziente con i pazienti. 

Siamo vicini ai suoi figli, Carlo, Nicolò e Lucia e a tutta la sua famiglia. Maurizio lascia un vuoto incolmabile tra i suoi colleghi e nell’intera comunità di San Severo. Rimane, per noi e per le future generazioni di medici, un esempio da ricordare e da seguire”.

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