San Marco in Lamis, NON UNA DATA contro la violenza sulle donne
di Lucia VILLANI
NON UNA DATA contro la violenza sulle donne nasce a San Marco in Lamis il 24 novembre. Ideatrice del dibattito l’Arci Pablo Neruda, associazione che promuove la lotta contro la violenza sotto ogni aspetto quotidiano e universale.
Per la data del 25 novembre, giornata mondiale contro la violenza sulle donne, ha deciso di istituire, tramite un dibattito tenutosi il 24 novembre presso i Laboratori Artefacendo di San Marco in Lamis, un avvicinamento al tema della violenza e alla realizzazione di metodi volti alla salvaguardia di tutte quelle persone che si sentono minacciate.
Al dibattito hanno partecipato Antonella Romano per il Centro antiviolenza attivo sul territorio, Adele Augello socia dell’Arci, Ilaria Villani con la sua testimonianza di violenza e di rinascita, le ragazze dell’Istituto P. Giannone di San Marco in Lamis con testi di Dacia Maraini e Alda Merini, ha moderato il tutto Lucia Villani partendo dalla lettura di un brano di Virginia Woolf sulla condizione delle donne in passato.
La serata è stata partecipata, la cittadinanza ha risposto bene al tema sensibile della violenza.
È importante partire dal basso, è importante capirne le radici perché la violenza è tale anche se non lascia lividi sulla pelle e si è parlato anche di questo, dei modi subdoli che la violenza ha di penetrare e perpetuare, attraverso atti diversi, in maniera silenziosa nelle vite di ciascuno.
Si è cercato di analizzare i motivi per cui si arriva ai femminicidi e agli atti di violenza fisica attraverso analisi ed esperienze private fino alla testimonianza diretta di violenza che ha commosso tutti i partecipanti.
Il sistema del dibattito serve a fornire dati, esperienze e pareri su ciò che genera violenza e su ciò che è realmente violenza, senza timori, affinché tutti insieme riusciamo a portare avanti questa lotta in modo tale che non si aggravi la situazione e che le 104 vittime del 2022 non restino solo un nome.
Eliminare la violenza è possibile, serve soltanto fare attenzione ai primi piccoli segnali e agire subito. Ognuno di noi ha la responsabilità verso se stessi e verso gli altri di continuare il dibattito e portare avanti la lotta contro la violenza sulle donne e contro ogni genere.
Modificare il linguaggio è uno dei punti di partenza fondamentali perché la cultura la fa anche il linguaggio quindi scardinare le violenze linguistiche dovrebbe essere un punto fondamentale di responsabilità di ciascuno.
Non una data ma sicuramente un momento per osservare il mondo attraverso altri punti di vista, cambiare abitudini e cambiare il linguaggio è possibile, serve impegno costante e forte ogni giorno, non solo il 25 novembre, affinché questa non resti soltanto una data da calendario, ma diventi un monito per tutte e tutti di cambiare ed iniziare davvero a considerarci esseri umani.