118 Monte Sant’Angelo. Gatta e Cera : “Ambulanza senza medico e infermiere a soccorrere caso grave”
«Finita l’era delle promesse fasulle di Emiliano». L’Asl FG replica: «A causa della carenza cronica di medici del 118, sporadicamente alcuni turni possono risultare non coperti, come nel caso della scorsa notte»
“Oltre venti minuti di attesa per l’arrivo dell’ambulanza sprovvista, però, sia del medico che dell’infermiere a bordo: è successo questa notte a Monte Sant’Angelo, dove un signore è stato soccorso e trasportato all’ospedale di San Giovanni Rotondo per un delicato intervento chirurgico. La questione è grave e la domanda è: che fine ha fatto la medicalizzazione del 118 di Monte Sant’Angelo, tanto sbandierata dalla Giunta Emiliano? Che fine ha fatto il potenziamento della rete di emergenza-urgenza in Capitanata? L’ennesima cronaca di disservizio sanitario che si riverbera sui cittadini, l’ennesima narrazione di annunci e slogan da parte del centrosinistra che guida la Regione. È il momento che qualcuno se ne assuma le responsabilità e quel qualcuno è Emiliano con la sua maggioranza. È finita l’era delle promesse fasulle”, si legge in una nota stampa dell’On. Giandiego Gatta e del consigliere regionale di Forza Italia Napoleone Cera.
Intanto, in riferimento all’intervento effettuato la scorsa notte dalla Postazione 118 di Monte Sant’Angelo, l’Asl FG precisa quanto segue.
A Monte Sant’Angelo la rete dell’Emergenza Urgenza è costituita da: Postazione Fissa Medicalizzata (ex PPIT) in cui il medico è presente H24 per 365 giorni l’anno; Postazione 118 Medicalizzata.
A causa della carenza cronica di medici del 118, sporadicamente alcuni turni possono risultare non coperti, come nel caso della scorsa notte.
Un fenomeno, comunque, limitato: basti pensare che, in tutto il mese di dicembre, la copertura dei turni da parte dei medici è stata del 94%, mentre sono rimasti scoperti 3 turni degli infermieri, per la concomitante malattia di due operatori.
La presenza del medico è garantita, in ogni caso, dalla Postazione Fissa Medicalizzata e dalla Continuità Assistenziale.
In merito all’accaduto della scorsa notte, a seguito della chiamata al 118, sono giunti sul posto i soccorritori. Questi, in costante contatto con la Centrale Operativa, hanno proceduto alla rilevazione dei parametri vitali del paziente, da tempo in cura presso “Casa Sollievo della Sofferenza”.
Il medico della Centrale, escluso il codice rosso, ha proposto ai familiari l’invio sul posto del collega di Continuità Assistenziale o il trasferimento alla Postazione Medicalizzata fissa (ex PPIT).
Viste però le condizioni stabili dell’uomo, la stessa famiglia ne ha richiesto il trasferimento all’IRCCS di San Giovanni Rotondo.
Il paziente, quindi, su volontà dei familiari e d’intesa con la Centrale Operativa, è stato trasferito in sicurezza a San Giovanni Rotondo dove è stato preso in carico dai sanitari dell’ospedale.