Scuole a San Marco in Lamis, diminuiscono gli alunni e aumentano gli sprechi
Dal maggio 2016 (insediamento del sindaco Michele Merla) al 31.10.2022 (tre mesi fa), a San Marco, secondo dati Istat, siamo passati da 13.820 a 12.647 abitanti con una diminuzione della popolazione di ben 1.173 unità, senza contare i residenti che comunque lavorano e vivono praticamente fuori. Facile dedurre che anche la popolazione scolastica è in continua diminuzione.
Ma, a giudicare dalle “scelte” dell’Amministrazione Comunale, sembra che così non è. Infatti, solo qualche giorno fa, la Giunta ha approvato l’ennesimo progetto per chiedere finanziamenti (9 milioni di euro) da destinare alla demolizione e ricostruzione dell‘edificio scolastico “Francesca De Carolis”. Vista così, la questione non ha niente di strano, ma considerando il contesto, forse qualcosa non torna.
Intanto, non si capisce perché l’Amministrazione, nel Piano Triennale delle opere pubbliche, aveva già previsto € 1.015.121,52 per “lavori di efficientamento energetico della scuola media “De Carolis”, mentre ora ne prevede la demolizione e ricostruzione.
Bisogna, poi, considerare tutti gli altri interventi previsti, sempre nel piano, per tutte le scuole e cioè:
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€ 660.000,00 messa in sicurezza ed adeguamento funzionale della scuola materna “Collodi”;
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€ 3.187.500,00 messa in sicurezza e adeguamento funzionale della primaria “S. G. Bosco”;
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€ 2.443.100,00 messa in sicurezza ed adeguamento funzionale della scuola “San Bernardino”;
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€ 910.800,00 messa in sicurezza ed adeguamento funzionale della media Via Compagnone;
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€ 834.761,00 messa in sicurezza ed adeguamento funzionale della scuola materna “N. Green”;
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€ 2.160.000,00 demolizione edificio “San Domenico Savio” per costruzione asilo nido;
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€ 1.950.000,00 costruzione asilo nido Via don Minzoni a Borgo Celano.
Ora, viene da chiedersi: l’Amministrazione nel prevedere tutti questi investimenti ha fatto i conti con la popolazione scolastica che diminuisce sempre più e con le spese di gestione di tanti edifici? Ha fatto un calcolo del reale fabbisogno di aule (considerando anche la parte delle “De Carolis” ora occupata dagli uffici comunali, il “Balilla” e la scuola materna Don Matteo Nardella in fase di ristrutturazione, le cui consegne vengono sempre procrastinate) ed ha previsto una dislocazione razionale delle diverse scuole (dato il numero degli alunni – ca. 1.200- a breve potrebbe esserci un accorpamento dei 2 istituti autonomi esistenti)?
Veramente abbiamo bisogno di altri 2 asili nido, di cui uno a Borgo Celano, dove una scuola materna è stata letteralmente abbandonata?
La scuola elementare “San Giovanni Bosco” non è stata demolita e ricostruita poco tempo fa?
Perché di tutto questo non discute il Consiglio Comunale, dove pure siedono operatori e dirigenti scolastici, dopo un reale dibattito con la società civile circa gli effettivi bisogni di investimento della nostra Città per tentare di fermare il declino, di cui la diminuzione della popolazione, la chiusura di negozi e attività produttive, le case vuote, ecc. sono indicatori significativi?
Perché vedere il PNRR solo come un’occasione per finanziamenti (e, quindi, solo incentivi per progettazione ed appalti, che, comunque, potrebbero destinarsi ad altre opere,) che alla fine si riveleranno solo degli sprechi?
Per la mancanza di un benché minimo progetto di città, che l’Amministrazione Comunale nemmeno tenta di costruire con la popolazione, perderemo una irripetibile occasione di finanziamenti per lo sviluppo economico, presupposto di ogni altro sviluppo.
Non si amministra così! Così si distrugge ogni possibilità di futuro!
G.S.
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