Mercoledì scorso è andata bene, si fa per dire, perché Matteo Ciavarella (da anni in lotta con il Consorzio di Bonifica di Capitanata da lui stesso denunciato) indossava il DPI e soprattutto perché i calcinacci ammalorati erano di dimensioni contenute, altrimenti ci si sarebbe potuto aspettare di peggio!
Tuttavia il pericolo per il lavoratore non è scampato perché dovrà osservare un periodo di riposo controllato dalla supervisione medica a domicilio!
Auspichiamo – scrive il sindacato SIFUS CONFALI – un immediato intervento da parte del Consorzio di Bonifica della Capitanata attraverso l’interdizione della struttura e immediati interventi di consolidamento!
Di certo, quanto accaduto non potrà passare inosservato, considerato che il Ciavarella all’impianto, come sempre era da solo e nel caso in cui avesse perso i sensi procurandosi delle ferite, probabilmente oggi si starebbe consumando una disgrazia annunciata!
Abbiamo consegnato – si legge ancora nella nota sindacale – tutti gli atti necessari e propedeutici al nostro ufficio legale, affinché possano essere esaminati tutti gli aspetti legati alla sicurezza sul lavoro facendo riferimento a quanto già depositato in questi anni a mezzo PEC agli organi competenti, senza aver mai ricevuto risposte esaustive!
Sciolta la riserva, a breve verrà depositato l’esposto/querela per permettere di capire quali siano e di chi siano le eventuali responsabilità dell’accaduto e di quello che potrebbe ancora accadere, se non si interviene fattivamente e tempestivamente! – è quanto si legge a termine della nota a firma dello stesso sindacato.