L’esperienza dell’Istituto “P. Giannone” di San Marco in Lamis al Palazzo di Giustizia di Roma
Si è svolta, lo scorso 21 aprile, la visita delle le classi quarte e quinte del liceo classico dell’Istituto “P. Giannone” di San Marco in Lamis alla Corte di Cassazione di Roma.
Il viaggio alla scoperta del Palazzo di Giustizia è iniziato con l’inaspettato saluto del Primo Presidente Margherita Cassano, prima donna in assoluto a ricoprire tale incarico, che ha accolto gli studenti nel suo studio.
Condotti nella prima aula della sezione penale, gli alunni e i docenti accompagnatori sono stati ricevuti dal magistrato Angela Tardio, promotrice della visita. Di origini sansammarchese, la dottoressa Tardio, che proprio il 21 aprile ha celebrato il suo ultimo processo, nel salutare i suoi colleghi e collaboratori ha voluto ripercorrere le tappe fondamentali della sua carriera, ricordando con particolare commozione la sua formazione umanistica avvenuta proprio presso il liceo classico di San Marco in Lamis.
Dopo aver visitato la biblioteca dei magistrati, l’ufficio del presidente aggiunto e la galleria dei ritratti ufficiali di tutti i Primi Presidenti dal 1923 a oggi, gli studenti sono stati accompagnati nell’Aula Magna del “Palazzaccio”. Seduti nella grande sala dove viene inaugurato, in presenza delle più alte cariche dello Stato, l’anno giudiziario, gli alunni hanno potuto dialogare con il personale del Palazzo di Giustizia esprimendo dubbi e curiosità.
Guardare negli occhi i magistrati, ascoltare la loro voci, percepire quel senso di collegialità che si nasconde dietro ogni loro scelta, ha consentito agli alunni di costruire un momento di contatto con l’ambiente giudiziario, spesso percepito come complesso e lontano dai cittadini e soprattutto dai giovani.
La Cassazione, invece, e per esteso la giustizia si sono rivelati agli occhi degli alunni un contesto costituito da giudici e magistrati altamente formati, capaci di garantire precisione e rigore nell’applicazione delle leggi, nella totale imparzialità e relatività del caso.
Dal confronto, inoltre, è merso quanti falsi preconcetti ruotano intorno al lavoro dei magistrati di cassazione. Ad esempio è stato interessante capire che la giustizia non è lenta per imperizia dei giudici, ma per il suo essere complessa e di conseguenza bisognosa di scrupolosità e di interpretazione umana, non solo accademica e per carenza di specialisti del settore. Nonostante ciò, come ha dichiarato il dott. Mancuso, vice segretario della Corte di Cassazione, la giustizia si è snellita nel corso del tempo, sia nella quantità di processi in prescrizione sia nella quantità di burocrazia: nel 2021 c’erano ben 5 milioni di processi in attesa di sentenza definitiva, oggi meno di 3 milioni.
Aver avuto la possibilità di entrare a diretto contatto con la Cassazione, e per i maggiorenni di partecipare ad un vero e proprio processo, ha lasciato negli studenti una forte consapevolezza del funzionamento dello Stato, dei valori e delle virtù su cui si fondano i poteri della Repubblica.
Il viaggio alla scoperta della Cassazione, quindi, può definirsi una importante tappa formativi per
gli alunni del plesso “I. Montanelli”, oggi ragazzi ma domani cittadini consapevoli e fiduciosi nello Stato e nella giustizia.
“Ubi societas, ibi ius”