“La cosiddetta riconversione, che tradotto significa la chiusura, dei laboratori analisi in provincia di Foggia che diventeranno semplici punti di prelievo sul territorio, è l’ennesimo danno prodotto dalla fallimentare gestione della sanità da parte di Emiliano con la complicità dell’assessore Palese e del direttore generale Nigri. Perché, al momento, pare che in altre province pugliesi non si starebbe procedendo nella stessa direzione”.
Lo afferma il consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Giannicola De Leonardis, che spiega: “Se, da un lato, i laboratori resteranno aperti solo nelle strutture ospedaliere, dall’altro i tecnici di laboratorio attualmente in servizio nei punti prelievo dei vari centri della provincia, saranno trasferiti tra gli ospedali di Foggia, Cerignola e San Severo. L’ennesima beffa posta in essere dal presidente Emiliano, dimostrazione della totale incapacità di uscire da un piano di rientro in cui siamo da ormai troppo anni. Il tutto in grave danno dei pazienti, che prima potevano contare su tempi ragionevoli per ottenere i responsi delle analisi e che adesso saranno beffati e costretti ad attendere un autentico tour delle provette in giro per la provincia. Basti pensare ai riverberi che si avranno, ad esempio, su Gargano e Monti Dauni, territori già ampiamente penalizzati dalle politiche sanitarie di desertificazione del governo regionale di centrosinistra. Anziché procedere verso una medicina territoriale, come la tragedia del Covid avrebbe dovuto imporre, si va in direzione opposta, allontanando sempre più i cittadini da una sanità di prossimità. Dopo gli sprechi dell’ospedale Covid alla Fiera del Levante, costati milioni di euro alle tasche dei pugliesi, Emiliano continua a danneggiare i cittadini che dalla sanità vorrebbero risposte e non ulteriori problemi. Pazienti costretti a pagare di tasca propria e sulla loro pelle gli sperperi di denaro pubblico della dissennata gestione sanitaria pugliese targata Emiliano”, conclude De Leonardis.