Site icon Sanmarcoinlamis.eu – il portale della tua città

San Marco in Lamis, siluro dalla Confederazione San Marco: «L’amministrazione Merla – Potenza un reale fallimento»

Nelle ultime due sedute del Consiglio Comunale, come in quelle precedenti, il gruppo di opposizione, Confederazione San Marco, presieduto da Luigi Mossuto e rappresentato in Consiglio Comunale dall’Avv. Antonio Turco, dal dott. Michele Longo e dall’on. Angelo Cera, ha constatato il fallimento di questa amministrazione.

Dopo ben 7 anni l’amministrazione MERLA – POTENZA fallisce nella sua impresa. Non riesce a dare NULLA di quello che ha promesso ai cittadini.

Le stesse falle createsi nella Giunta e nella maggioranza con le dimissioni di due assessori e successivo passaggio nell’opposizione dei due consiglieri (stiamo parlando dell’infermiere Angelo Ianzano e del prof. Sacha De Giovanni, circa 1.300 voti in due), hanno sancito il passaggio della lista attualmente al Governo cittadino, come penultima in termini di consensi.

Ma non sono solo i numeri ad andare contro l’attuale amministrazione, ma soprattutto i cittadini.

Il malcontento è generale.

Gli ultimi 2 consigli comunali tenutisi il 20 ed il 28 aprile u.s. hanno di fatto decretato e motivato tale status.

Dal rendiconto consuntivo 2022 emerge una situazione catastrofica.

Bilancio chiuso con una debitoria di 4 milioni di euro oltre alla massa passiva non definita dalla OSL di oltre 2 milioni e mezzo di euro.

Inoltre  vi sono i debiti del piano sociale di zona. parliamo di quasi 5 milioni di euro, che restano nel silenzio assoluto, come resta segregata ad oggi la realizzazione del Consorzio per la gestione dei servizi sociali.

Aumento ulteriore della Tassa Rifiuti di 187.000 euro oltre a quelli già approvati nello scorso anno. Di contro nessuna pianificazione concreta per abbattere i costi.

Imposte più alte (IMU – add. IRPEF – TARI)  senza alcuna pianificazione di un futuro abbattimento: tasse alle stelle e servizi zero (o quasi).

Sul dissesto finanziario  era stato dato un incarico (ovviamente a caro prezzo per i cittiadini) ad uno studio legale di Milano per dare chiarezza su quello che stava succedendo nell’ultimo periodo? Abbiamo qualche notizia?

Un DUP (Documento Unico di Programmazione) dal quale emergono falle ed incongruenze da tutte le parti.

Difatti, dal programma triennale dei lavori pubblici emerge che non c’è nulla di concreto. Il 70% delle spese programmate guarda caso, sono riportate al 2025 in termini di attuazione e molte di loro fanno parte del precedente piano triennale. L’altro 30%  trattasi di opere di completamento di alcuni lavori già avviati, come il completamento della scuola Balilla. Almeno quest’opera speriamo veda un’ ultimazione a breve.

Poco, per non dire nulla, per la messa in sicurezza delle zone abitate colpite dal dissesto idrogeologico.

Ma il 2023 è l’anno destinato agli incarichi tecnici e poi? Nel 2021 e 2022 cosa è stato fatto? e nei 5 anni precedenti ?

Il Paese è diventato un cantiere a cielo aperto, per opere effettuate da AQP, Enel, aziende per le reti internet, quindi per società con fini commerciali, ma a noi ci stanno lasciando un Paese con strade rattoppate, che in futuro dobbiamo aggiustarci noi, sperando in qualche aiuto sovraccomunale. Ma fate i controlli su queste opere? avete il collaudo finale con un ripristino allo status quo ante delle strade che hanno rotto? Una città d’arte dove togliete i pavimenti storici e rattoppate con cemento e asfalto?

Dopo 7 anni poco o nulla è stato fatto per cambiare le sorti del nostro Paese.

Dove non abbiamo remore è nell’attivare il contezioso. Anno nuovo – Contenziosi  NUOVI, e per la maggiore dovuti per superficiale gestione di gare e appalti.

La lotta al randagismo si è conclusa con un aumento del servizio da 21.000,00 annui a 120.000,00 euro annui oltre ad un contenzioso in atto e come se non bastasse un servizio del tutto assente, uno spreco di denaro pubblico in parole semplici.

Le attività commerciali stanno chiudendo, Corso Matteotti e zone limitrofe si sono desertificati. Le attività artigianali e di produzione contavano nelle tanto decantate Vetrine del Gargano, ma ormai le speranze sono minime negli operatori, se non addirittura nulle.

Le vetrine del Gargano da quel che si vede sono diventate ormai un progetto lontano.

Non vi è stata alcuna digitalizzazione concreta della macchina burocratica atta ad intensificare il dialogo tra cittadino e macchina amministrativa.

Per le entrate patrimoniali si sta procedendo ancora una volta a cartolarizzare i debiti verso società esterne: non si era detto di effettuarle internamente favorendo anche il ravvedimento operoso per coloro che non avevano adempiuto nei termini ai pagamenti? E soprattutto recuperare in autonomia somme che servono come il pane al nostro Bilancio?

I progetti PNRR finora presentati e di cui non abbiamo traccia sul sito istituzionale per ciò che concerne  lo stato di andamento dei lavori, non daranno nessun valore aggiunto; inoltre sono stati snobbati molti progetti presentati da vari soggetti privati che potevano realmente dare un giusto impulso alla crescita del Paese;

Comunicazioni di carattere esclusivamente politico per quel che riguarda la valorizzazione dei beni culturali. Da sottolineare il taglio dei fondi per la cultura di 90.000,00 €.

Per il  turismo nulla di fatto, stanziati appena 5.000,00 €.

Ci sono introiti che potrebbero essere pubblici e che se ben gestiti potrebbero in pochi anni risollevare le sorti economico-finanziarie del nostro comune e invece no. Ovviamente ci riferiamo alla gestione del Parco dei Dinosauri, punto sul quale abbiamo già ampiamente discusso e di fronte al quale questa maggioranza puntualmente resta silente. Non sarebbe ora di fare una gara per la gestione ed introitare quello che spetta alle nostre casse?

Ci sarebbe molto ancora da scrivere ma crediamo ormai la situazione ai cittadini è chiara.

Dall’amministrazione ci farebbe piacere ricevere risposte non solo sui social o sui media, sicuramente lo faranno e ne faremo tesoro per il prosieguo e per cadenzare le promesse già fatte, ma saremmo più felici di vedere fatti concreti, dopo 7 anni i cittadini si aspettavano una San Marco migliore.

Exit mobile version