Nota del sindaco di San Marco in Lamis, dott. Michele Merla, in risposta a quella diffusa ieri dalla Confederazione San Marco
Innanzitutto va evidenziata la gravità delle illazioni contenute nella nota diffusa dalla Confederazione San Marco: l’aver accostato l’ingresso della città di San Marco in Lamis nella rete nazionale di Avviso Pubblico (associazione che si occupa di contrasto alla mafia ed alla corruzione) con le gare di appalto per l’esecuzione dei progetti di edilizia scolastica finanziati dal PNRR ha un chiaro significato.
Ebbene, si invitano i signori autori (palesi e nascosti) di tali insinuazioni a presentare formale e regolare denuncia dinanzi agli organi giudiziari competenti ove in possesso di prove circa comportamenti illegali di questa Amministrazione e dei suoi componenti.
In caso contrario è opportuno, anzi direi necessario, che gli stessi smettano di fare insinuazioni lesive della condotta ed onorabilità degli Amministratori. Insinuazioni che, in assenza di prove concrete, non giovano né alla crescita della città, né ai suoi cittadini, costituendo un gossip politico di bassa caratura oltre che integrante gli estremi della calunnia.
La città di San Marco in Lamis è entrata in Avviso Pubblico ed i suoi Amministratori perseguono la lotta alla criminalità ed alla corruzione fino a prova contraria ad oggi non fornita.
È appena il caso di ricordare che i progetti finanziati con il PNRR (per più di 6 milioni di euro) hanno dei tempi stringenti e delle scadenze fisse -pena la perdita dei finanziamenti- e che i giorni previsti nel bando sono sicuramente sufficienti a consentire, a ditte strutturate e ben preparate, di potervi partecipare adeguatamente.
Del resto è proprio il Governo nazionale (alla cui sponda politica adesso appartengono i componenti della Confederazione San Marco) che si sta muovendo in questa direzione, limitando i poteri di controllo normalmente attribuiti in tema alla Corte dei Conti proprio al fine di velocizzare le procedure e ridurre i lacci burocratici, senza, per questo, sottrarre alcuno ai controlli e alle responsabilità anche penali.
Quanto al Regolamento, si sottolinea approvato dall’Amministrazione Cera, lo stesso è stato revocato in quanto illegittimo, visto che le norme amministrative pongono il potere di approvazione in capo al Consiglio Comunale e non in capo alla Giunta come fatto dalla citata Amministrazione Cera.
Infine il Laboratorio Analisi: questa Amministrazione ha dimostrato concretamente, e non con propaganda o passerelle nelle massime assisi comunali, l’attenzione alle strutture sanitarie presenti nella nostra città (vedasi la costituenda Casa della Salute per citare l’ultima) ed il problema della eventuale chiusura del Laboratorio Analisi è stato posto ed affrontato ben prima che le opposizioni ne facessero un cavallo di battaglia elettorale.
Sono stati fatti incontri con i vertici della ASL Foggia e della Regione Puglia e si sono avute rassicurazioni circa il mantenimento, per altri mesi, del nostro presidio di Analisi e comunque hanno garantito l’assenza di disagi per gli utenti che continueranno ad usufruire del servizio.
Va comunque precisato come la paventata chiusura è stata disposta da una delibera della Regione Puglia del 2017 di riordino della Sanità che ha visto votante a favore il nostro concittadino Consigliere Regionale Napoleone Cera, all’epoca facente parte dell’altra famiglia politica.
Fatti, non parole!