I giovani di San Marco nel mondo
di Antonio DANIELE
L’estate del 2023 sarà ricordata per alcuni eventi giovanili che si sono svolti in diverse parti del mondo. Dopo un periodo di ristrettezze dovuto al fermo per il covid si è potuto vivere questi momenti di grande partecipazione con entusiasmo e speranza. Anche la città di S. Marco in Lamis è stata ben rappresentata a questi mega raduni che hanno messo in risalto la fraternità e la complicità tra i giovani. In modo particolare i nostri giovani hanno partecipato alla Giornata mondiale della Gioventù di Lisbona dove si sono radunati ben un milione e mezzo di ragazzi provenienti da ogni nazione del mondo e al 25° Jamboree mondiale dello scautismo in Corea del Sud dove i rappresentanti degli scout del mondo, di ogni religione e razza, si sono radunati nel tradizionale incontro che si svolge ogni quattro anni.
Gli incontri si sono svolti negli stessi giorni a distanza di migliaia di chilometri, ma il sacrificio e la voglia di mettersi insieme per dire al mondo che c’è una lingua diversa e unica che parla di pace e fraternità era la stessa. I nostri giovani provenienti dai gruppi parrocchiali, Antonio Argentino e Luigi Sabatino per l’AC, Simone Villani e Leonardo Tancredi per l’Agesci, hanno raccontato la loro esperienza unica e hanno trasmesso ai giovani che sono rimasti a S. Marco di non perdere l’occasione per i prossimi eventi.
Dal loro racconto si capisce che ogni sacrificio fatto: il lungo viaggio, le temperature alte, la scomodità di non aver un letto, un pranzo fugace, sono stati ripagati dall’entusiasmo che si respirava in ogni attività che è stata pensata. Se Antonio Argentino ha sottolineato il senso di Chiesa che si è vissuto a Lisbona attorno a Papa Francesco, Luigi Sabatino ha rimarcato l’intensità emotiva di alcuni momenti vissuti. Dall’altro lato del globo, contemporaneamente, Simone Villani è stato chiamato a fare servizio nell’area del raduno, mettendo in risalto la diversità di provenienza dei partecipanti che hanno reso più ricca questa esperienza che ogni scout dovrebbe fare nella propria vita. Leonardo Tancredi ha potuto partecipare insieme al contingente pugliese e alla folta rappresentanza italiana, ai vari momenti pensati per tutti i partecipanti.
Negli Stati Uniti si sono recati altri 10 giovani per vivere e comprendere alcuni momenti di studio nei college americani e tramite lo studio della lingua conoscere lo stile di vita di oltre oceano. Il ritorno alla normalità nella vita ordinaria di ognuno renderà ancora speciale ogni momento, pensando a quello vissuto e alla ricchezza di umanità che hanno sperimentato. Le barriere dell’odio e dell’indifferenza tra popoli e culture diverse si abbattano conoscendosi a vicenda e scoprendo che siamo cittadini del mondo.