Convegno a San Giovanni Rotondo a 60 anni dalla Pacem in terris, con la partecipazione di esperti di fama internazionale, organizzato da Arcidiocesi, Comune e Associazione Italiana Insegnanti di Geografia
In un contesto storico mondiale segnato da due guerre a rischio di escalation (quella fra Russia e Ucraina e quella fra palestinesi e israeliani) e da un numero non facilmente precisabile di conflitti circoscritti in ambito locale, a San Giovanni Rotondo esperti di fama internazionale si confronteranno sui grandi temi aperti dall’enciclica Pacem in terris di san Giovanni XXIII, che oggi più di ieri rivela la sua straordinaria attualità, nonostante siano trascorsi sei decenni dalla sua promulgazione.
Il convegno, che si svolgerà nei giorni 27 e 28 ottobre nell’auditorium “Maria Pyle” del complesso architettonico della chiesa di San Pio (realizzato su progetto di Renzo Piano), è stato organizzato dall’Arcidiocesi di Manfredonia – Vieste – San Giovanni Rotondo, dalla locale Amministrazione comunale e dall’Associazione Italiana Insegnanti di Geografia, con il supporto di: Parco Nazionale del Gargano; FederParchi; Pax Christi (Punto Pace di Manfredonia); Comunità “Laudato Si’” di San Giovanni Rotondo; Unione Cattolica Italiana di Insegnanti, Dirigenti, Educatori e Formatori; Convento dei Frati Minori Cappuccini e Tele Radio Padre Pio, per esplorare “Il poliedro della pace” a partire da diversi punti di vista: del diritto, della giustizia, dell’ambiente, della geografia e della geopolitica, della fede e dell’educazione.
Le due giornate di riflessione saranno valorizzate anche dall’emissione di Foglietti erinnofili da parte del Poligrafico dello Stato e dal conferimento della validità per la formazione degli avvocati, dei docenti e degli studenti.
«Questa certezza di irrazionalità della guerra – si legge nel manifesto predisposto dagli organizzatori – ci spinge a mettere insieme i desideri di un Vescovo, di un Sindaco e di un’intera comunità accogliente: riscoprire il valore prezioso dei contenuti della Pacem in terris a 60 anni dalla sua pubblicazione, indicare vie nuove ed alternative, gettare un seme di pace nella cultura locale guardando a San Giovanni Rotondo come nuova Città della Pace». Il concetto è stato ulteriormente esplicitato con una dichiarazione del sindaco, prof. Michele Crisetti, che ha dichiarato: «In un mondo che sembra sull’orlo di una guerra permanente, affermare il valore universale della pace diventa un’urgenza irrinunciabile. La città di san Pio si candida a diventare luogo di riflessione e promozione della cultura della pace. San Giovanni Rotondo è città di pace e della pace».
L’iniziativa, che non a caso si svolge nel luogo in cui Padre Pio esortava a pregare «incessantemente», affinché «Dio misericordioso abbia pietà delle nostre miserie e dei nostri peccati; ridoni a tutto il mondo la tanto sospirata pace», sarà articolata secondo il programma in allegato.