A Manfredonia la manifestazione di Libera e della Diocesi per vincere le mafie
di Antonio DANIELE
Il sole di Manfredonia e la bella vista del mare attenuano il vento freddo dell’autunno che incomincia a soffiare sulla nostra provincia. Una mattinata che sorride a migliaia di ragazzi che sfilano nel centro della città per dire che le mafie, tutte le mafie, devono fare i conti con loro che sono il futuro presente che dà speranza, come ha detto il Vescovo Padre Franco Moscone scuotendo la piazza, soprattutto i manfredoniani rimasti ai bordi delle strade a guardare quello che stava succedendo.
Una manifestazione voluta fortemente dalla Diocesi, che in collaborazione con Libera, ha animato parrocchie, associazioni e scuole a farsi carico del futuro della città e dell’intero Gargano che non può più essere soffocato dalla cultura mafiosa. All’appello del Vescovo e di Libera hanno risposto tantissime scuole della provincia, i presidi di Libera anche di fuori provincia, alcuni sindaci, poche forze sociali del territorio, pochissimi cittadini rimasti per di più ai tavoli del bar.
La manifestazione scorre tranquilla e gioiosa, con tanti ragazzi e giovani studenti accompagnati dai docenti che come ha detto don Luigi Ciotti hanno la vocazione dell’educare e dell’amore verso il bene comune. Se l’entusiasmo dei ragazzi contagia un po’ tutti, l’occhio cade sulle tante assenze alla manifestazione. Dai sindaci della Provincia, appena tre con la fascia tricolore, il sindaco di Zapponeta, di Mattinata e di San Marco in Lamis. Dai Vescovi che condividono con mons. Moscone la responsabilità di cura spirituale dei comuni del Gargano, il presule di Foggia e di San Severo.
Si fa fatica a notare le forze sindacali ed economiche del territorio. Fa in tempo ad arrivare il Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, ci sono alcuni onorevoli e consiglieri regionali, sono vistose altre assenze che molti giustificano con la concomitanza di altre manifestazioni fuori provincia. Ci sono le forze dell’ordine che vigilano sulla nostra terra a cui va il ringraziamento di tutti come all’inizio della manifestazione ha detto Federica Bianchi referente di Libera della nostra provincia.
È l’intervento del vescovo Padre Franco Moscone che scuote tutti. Parla, facendo riferimento all’estate di S. Martino, all’estate tempo nuovo per Manfredonia e Gargano. La data odierna entrerà prepotentemente nelle date storiche che la città non dimenticherà mai. Che la gente libera è molto più numerosa dei mafiosi che tentano di tenere in catene il territorio. La piazza piena in ogni posto è la risposta più bella per il nostro futuro.
Un silenzio cala sulla piazza. Don Luigi Ciotti chiede silenzio per i tanti morti innocenti di mafia. In prima fila ci sono i familiari e don Luigi che conosce le loro storie, elenca i loro cari. Un applauso che si fa sempre più insistente e forte. Nomi che sono cari a tutti. Nomi e volti che non provengono da lontano, don Luigi insiste a dire con voce forte, sono i cittadini liberi della nostra bella provincia. Anche se qualche “buontempone” cerca fin dalla mattina a rovinare il clima gioioso con spari di mortaretti, il grido della piazza è molto più contagioso e gioioso.