L’Azione Cattolica, per una Chiesa in uscita

L’assemblea elettiva per rinnovare le cariche associative

di Antonio DANIELE

Quello che sta avvenendo in tante parrocchie della nostra nazione non è solo un dovere che può sembrare noioso da svolgere ogni tre anni, ma una caratteristica fondamentale dell’Azione Cattolica di vivere e praticare la democraticità come segno distintivo della propria identità. Anche nella Comunità Pastorale SS. Annunziata- S. Antonio Abate- S. Maria delle Grazie in S. Marco in Lamis, domenica 19 novembre alle ore 17.00 nella Chiesa di S. Maria delle Grazie, si svolgerà l’attesa assemblea elettiva per rinnovare presidente e responsabili dei vari settori.

L’Azione Cattolica fin dal suo nascere, circa 160 anni fa, ha scelto di vivere la responsabilità associativa come esperienza di servizio che faccia crescere ogni aderente alla corresponsabilità dell’impegno verso la persona che si esprime in primo luogo nella formazione permanente, per poi svolgere la propria missione negli ambiti della propria vita familiare e sociale.

È la Chiesa in uscita che a Papa Francesco sta a cuore che vede l’AC non rinchiusa tra le mura protette delle sacrestie, ma la spinge a vivere e portare il Vangelo in ogni ambiente. Pur rimanendo fedele alla sua scelta religiosa, cioè di camminare a fianco dei nostri sacerdoti nella missione della Chiesa, l’Azione Cattolica ha fatto del suo impegno associativo una peculiarità che la contraddistingue là dove vive.

Nella città di S. Marco in Lamis sono tanti gli ambiti di lavoro e di riflessione che l’AC ha portato avanti in tanti anni di presenza. Rinnovando le cariche associative, l’AC rimane fedele all’identità associativa, anzi è uno sprono a rinnovarsi e a captare ciò che sta capitando nel mondo per rispondere ancora oggi con il vissuto del Vangelo.

La data di svolgere il 19 novembre l’assemblea, pur sembrando una scelta organizzativa, pone l’AC a riflettere ciò che si vive in questo giorno: la memoria liturgica della beata Armida Barelli e la Giornata per i poveri. Tra questi due eventi si inserisce la vita associativa: Chiamati a rinsaldare la propria missione nella fedeltà di un’identità specifica associativa.

Aprire i propri occhi sulle povertà del mondo. Cioè guardare agli ultimi e modellare il passo con chi rimane indietro. L’Azione Cattolica, come ha detto più volte Papa Francesco, è una scuola di sinodalità, cioè di ascolto, preghiera, discernimento, servizio. È un camminare insieme, una sfumatura di una Chiesa popolare.

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