Ancora sulla scia di una grande emozione che ha fatto da padrona all’atto della sottoscrizione del nuovo Protocollo di intesa con Agnone e altre realtà legate ai riti del fuoco, che sabato 2 Dicembre 2023, presso la sala consiliare del comune della cittadina che ci ha ospitatati, la nostra Associazione, “Le fracchie di San Marco in Lamis”, ha gettato le basi per questo nuovo sodalizio sottoscritto anche dalla nostra Amministrazione Comunale insieme ad altri comuni delle regioni del Molise, Abruzzo e Toscana.
La presenza di tutti gli “attori” del mondo della Fracchia, dal sindaco con la sua giunta, l’Associazione “ Le Fracchie”, la Confraternita dell’Addolorata, la scuola, i fracchisti e altri cittadini che liberamente hanno voluto partecipare all’evento, ha segnato un altro passo avanti che, per noi dell’Associazione, consolida l’opera di promozione culturale, di studio e divulgazione della nostra tradizione secolare, arricchendola di esperienze significative che allargano orizzonti e prospettive in vista di un’auspicata concretizzazione di una Rete dei riti del fuoco.
L’ospitalità, la cordialità e la lungimiranza del sindaco, dott. Daniele Saia, dei suoi collaboratori e dell’Associazione della Ndocciata di Agnone, hanno creato le condizioni per rendere la propria cittadina, candidata a Città della cultura 2026, cornice perfetta per riunire, in una condivisione di intenti e progetti, realtà diverse accomunate da radici legate ai riti del fuoco. Come è da nostra consuetudine, anche la scuola ha partecipato a questo scambio culturale e ha visto gli alunni dell’IC ”Balilla Compagnone Rignano” accompagnati dai loro insegnanti e dalla DS Basile, gemellarsi con la scuola di Agnone, l’ Istituto Omnicomprensivo “G.N.D’Agnillo”. Uno scambio culturale che nella vision della nostra Associazione pone il fondamento per educare i nostri bambini a conoscere e custodire le proprie radici, aprirsi al confronto con altre realtà quale fonte di arricchimento reciproco, occasione di ampliamento dei propri orizzonti culturali educandosi così, alla pace.
All’incontro era presente anche la comunità di Fara Filiorum Petri, già gemellata con noi e con la quale ci ritroveremo nuovamente il 16 Gennaio in occasione della festa di Antonio Abate a cui sono dedicate le Farchie.
Un contesto innaturale per la nostre Fracchie, vederle bruciare in un clima natalizio di festa e folklore a cui sono legati la maggior parte di altri fuochi presenti alla manifestazione, ma il confronto serve anche a condividere e valorizzare le tradizioni di altre realtà non perdendo mai di vista le proprie, che sono strettamente legate e collegate alla propria storia e non devono adeguarsi a nuove mode o tendenze che ne farebbero perdere l’essenza dell’esistere e comprometterne la sopravvivenza. Convinti e perseveranti nel nostro intento e incoraggiati dai già noti riconoscimenti ottenuti nel tempo, la nostra Associazione farà ancora la sua parte per la crescita e la valorizzazione di quei tratti identitari di storia, religiosità, cultura rappresentati dalla Fracchia, assolutamente da preservare e tramandare alle nuove generazioni (lefracchie.eu).