San Marco in Lamis, reinstallate le borchie rubate dalle lapidi del Cimitero
Le borchie in ottone erano state letteralmente razziate da balordi che poi provvedevano probabilmente a rivenderle per pochi euro.
Forte lo sdegno circolato sui social ed in paese, con tanti cittadini che nelle scorse settimane avevano lamentato i furti dalle tombe dei propri cari dei piccoli tondini che si vedono agganciati agli spigoli dei loculi che servono per fissare le lastre di marmo asportati probabilmente di notte e con l’aiuto di cacciaviti.
Si è proceduto quindi all’acquisto e poi alla re-installazione degli stessi con l’aiuto del custode del Cimitero, Michele Ciavarella, che sta provvedendo alacremente a tenere pulito il Camposanto ed a ripristinare decoro e decenza in alcune aeree dissestate ed impraticabili del Cimitero.
L’appello rimane, oltre a quello di civiltà, di chiamare subito le Forze dell’Ordine in caso di nuove spiacevoli situazioni del genere.