Confederazione San Marco: «Cosa succede in città?»
Quello che sta succedendo nella nostra città ormai è agli occhi di tutti! L’attuale amministrazione sta portando il nostro Comune ad un nuovo dissesto perdendo letteralmente il controllo di tutte le situazioni!
La raccolta differenziata ai minimi storici con un aumento sistematico della TARI! Costi dell’Energia per la pubblica illuminazione abnormi, senza alcuna pianificazione per lo sviluppo delle Comunità energetiche! Pianificazione del futuro economico inesistente! Il DUC che fine ha fatto? Il Mercato Settimanale distrutto! Corso Matteotti deserto! La tanto conclamata vocazione turistica senza alcuna pianificazione, anche in vista dell’imminente Giubileo! Zero servizi alla collettività! Insomma, un Paese abbandonato a sé stesso! Contenziosi fuori controllo e somme per spese legali irresponsabili!
Dopo l’eclatante dimostrazione di sperpero di denaro pubblico per la vicenda del parcheggio di via San Nicandro, ben dettagliata dal suo Presidente, noi vogliamo riportare quanto accaduto per la questione espropri.
Nella seduta del 10.11.2023, il Consiglio Comunale, su proposta dei consiglieri di opposizione, ha discusso e deliberato in merito alla richiesta di recupero di € 210.000,00 fatta dal Comune alla cooperativa San Michele per i maggiori costi di esproprio di parte del suolo avuto in concessione nel lontano 1994 (30 anni fa).
Con una dettagliata relazione abbiamo dimostrato che è interesse del Comune procedere in autotutela annullando la richiesta di rimborso perché i maggiori costi, dovuti ad una azione illegittima del Comune di mancata definizione della procedura di esproprio, non possono essere addebitati ai concessionari che, anzi, hanno subito danni per i quali potrebbero chiedere loro il risarcimento.
Durante la discussione, il presidente del Consiglio Comunale, avv. Annalisa Sassano, ha comunicato che la proposta sarebbe stata sottoposta alla competente commissione, mentre il Sindaco è intervenuto per sottolineare che l’Amministrazione era disponibile nel cercare una soluzione con le famiglie “per non far gravare su di esse gli errori del passato”.
Nonostante questi impegni, la cooperativa, da quel che ci risulta dal Decreto Sindacale di costituzione in giudizio, non è stata contattata e, pertanto, la stessa, per non far scadere tutti i termini di impugnativa dell’ingiusto provvedimento, è stata costretta ad incaricare un avvocato per proporre il ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, notificato in data 06.12.2023 e non comunicato nemmeno alla Commissione Consiliare che pure si è riunita ultimamente.
Praticamente, per una questione chiara ed inequivocabile, si spenderanno inutilmente altri soldi per avvocati: solo che per la cooperativa pagheranno le famiglie e per il Comune pagheranno le tasse dei cittadini e non gli amministratori, che non onorano nemmeno gli impegni assunti in un consesso istituzionale nell’assolvimento di pubbliche funzioni.
“Cosa succede – Cosa succede in città? C’è qualche cosa -Qualcosa che non va.”
Peccato che diversamente da quanto canta Vasco, qui c’è molto, per non dire tutto, che non va.