Parcheggio Via San Nicandro. TAR rigetta e condanna il Consorzio al rimborso, Merla: «Persa causa ma anche la faccia»

Ecco la nota inviata a Sanmarcoinlamis.eu dal primo cittadino, Michele Merla, sulla sentenza del TAR Puglia sull’annosa questione del parcheggio di Via San Nicandro che vede contrapporsi il “Consorzio per il risanamento del Rione di Corso Giannone e Strade Adiacenti” nella persona del presidente Arcangelo Polignone e l’Amministrazione Comunale.

“Con riferimento al ricorso amministrativo proposto dal Consorzio per il Risanamento del Rione di Corso Giannone – le cui ragioni sono state esposte nell’articolo del 2 agosto 2023 di questa testata giornalistica – contro il Comune di San Marco in Lamis ed avente ad oggetto il “riconoscimento del diritto di accesso ad atti amministrativi del Comune”, si comunica che il TAR Puglia con sentenza n.58 del 12.01.2024 ha rigettato il ricorso, condannando il Consorzio al rimborso delle spese processuali sostenute dal Comune.

Secondo il Consorzio c’è stato sperpero di denaro pubblico, diritti negati ai cittadini e addirittura verità negata! Tesi completamente rigettate dal TAR, che ha affermato l’assoluta correttezza dell’azione di questa Amministrazione comunale.

Arroganza, parole e articoli scritti in libertà, scritti contro e a prescindere, solo per il gusto di negare il giusto e opportuno comportamento di difesa dei diritti del nostro Comune. Gli articoli scritti dagli interessati e dai soliti presunti esperti di diritto e presunti difensori dei diritti dei cittadini si sono sprecati, facendo emergere con chiarezza che nella nostra città ci si schiera non con obiettività, ma esclusivamente per interessi particolari o rancori personali frutto di frustrazione politica.

Intanto la verità giudiziaria, in questo caso come in altri, dà ragione al Comune e il Consorzio e i suoi difensori non solo perdono la causa, ma anche la faccia. Le teorie, le prese di posizione a prescindere, le accuse si sgretolano difronte alla sentenza del TAR (sicuramente più competente ed obiettivo degli “avvocati Google” che hanno scritto gli articoli).

Da questa storia emerge, ancora una volta e ancora più chiaramente che, nella nostra città, gli interessi collettivi non sono stati salvaguardati con obiettività, ma con una logica di parte e controparte che ha determinato brutture urbanistiche o scelte amministrative estreme come il dissesto finanziario. Gli interessi (anche illegittimi) difesi non con obiettività politica e amministrativa, ma solo per spirito di parte o contrarietà politica…

Che tristezza!!

Questa Amministrazione continuerà ad impegnarsi per il bene collettivo e a realizzare progetti nelle scuole per invogliare giovani a seguire la strada della legalità contro ogni faziosità e particolarismo” – è quanto si legge nella nota inviata a Sanmarcoinlamis.EU dallo stesso primo cittadino Merla.

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