Sacerdote per sempre
Il diacono Donato Dota, originario di San Marco in Lamis, il 3 gennaio sarà ordinato sacerdote
di Antonio DANIELE
Sarà ordinato sacerdote nel pomeriggio di mercoledì 3 gennaio 2023 nella cattedrale di Albano (Roma), da S.E. mons. Vincenzo Viva, il diacono Donato Dota, originario di San Marco in Lamis, dove vive la sua famiglia e dove ha ricevuto i sacramenti dell’iniziazione cristiana nella comunità parrocchiale della B.M.V. Immacolata di Lourdes di Borgo Celano.
Una vocazione nata nel suo impegno nella comunità parrocchiale per poi entrare nel seminario minore dell’Arcidiocesi di Foggia-Bovino nel 2009. Nato a S. Giovanni Rotondo dai genitori Aurelio e Filomena Bisceglia, la sua famiglia è conosciutissima nella cittadina garganica è ultimo di 4 figli: Valeria, Mariadea e Adolfo.
Donato Dota è conosciuto anche tra i giovani della sua età per aver frequentato gruppi e iniziative vicariali. Nel 2014 è entrato nel Pontificio Seminario Pugliese Pio XI di Molfetta dove nel 2019 ha conseguito il Baccellierato in Sacra Teologia facoltà Teologia Pugliese con votazione di Summa cum Laude. Attualmente è collaboratore parrocchiale presso la Parrocchia Sacro Cuore di Gesù in Ciampino e sta perfezionando gli studi in Utroque Iure presso la Pontificia Università Lateranense. Il 25 marzo scorso è stato ordinato diacono ed incardinato nella Diocesi Suburbicaria di Albano. In molti, anche da San Marco in Lamis, si stringeranno intorno a Donato in questo giorno memorabile della sua vita.
S. Giovanni Maria Vianney amava ripetere: “Il prete non è qui per sé stesso. Né si dà l’assoluzione, non si amministra i sacramenti. Non è qui per sé stesso è qui per voi”.
La lunga preparazione verso il sacerdozio di un giovane è la consapevolezza che la grazia di Dio che riceve nel sacerdozio è da riversare per le persone a lui affidate, non risparmiandosi nel servizio della carità e dell’annuncio della Parola di Dio. In queste ore stanno giungendo a don Donato Dota tanti messaggi in occasione della sua ordinazione sacerdotale: Una responsabilità che invoca singolare capacità di essere nel mondo, con il cuore, la mente e l’anima rivolti al Cielo.