San Giovanni Rotondo, è allarme baby gang
Si invoca il Daspo urbano per stroncare il pericoloso fenomeno. L’ex assessore De Bonis: “Ci vuole un atto di coraggio del sindaco”
di Francesco TROTTA
Mentre il sindaco Michele Crisetti annuncia di essere impegnato -in vista del Giubileo 2025 – nell’ardua battaglia (ha dato incarico ad una ditta specializzata) di creare un brand turistico – rivolto ai pellegrini-vacanzieri- della città “accogliente per vocazione” (peccato per quei bambini ucraini – ma non erano turisti però, già… – non accolti nel 2022 che fuggivano dalla guerra appena scoppiata, a causa di un imbarazzante “corto circuito” che travolse gli enti preposti) a San Giovanni Rotondo scoppia un’altra grana, che se non risolta in tempi celeri rischia di provocare ben altri problemi: il pericoloso fenomeno delle baby gang. Il quale si starebbe diffondendo sempre più in città generando paura – soprattutto tra i più deboli e indifesi come gli anziani e i bambini – e sconcerto.
A lanciare l’allarme è Stefano De Bonis, ex assessore ai tempi di Pompilio sindaco, esperto di arti marziali ed attivo nel sociale. Il quale ha preso carta e penna ed ha vergato una lettera aperta spedita all’indirizzo del sindaco e per conoscenza al questore e al prefetto. I toni della lettera sono allarmati ed in chiusura della stessa De Bonis invoca il daspo urbano per stroncare sul nascere il deprecabile fenomeno delle baby gang che mina la quiete del vivere civile e democratico di una comunità come quella sangiovannese, famosa in tutto il mondo per essere la città di san Pio.
“Gent.mi, da tempo accadono fatti che creano disagio psico-fisco alla vita di molti cittadini pertanto – si legge nella missiva- sul nostro territorio urge applicare il dispositivo “daspo urbano” per alcuni ragazzi che stazionano su c.so Umberto I (e non solo) per iniziare a demolire il fenomeno delle baby gang …. diversamente qualche figlio di questa comunità potrà finire in guai seri e qualcuno si comprometterà e potrà scapparci anche il morto. Sicuro in un vostro rapido intervento, formulo cordiali saluti. Stefano De Bonis”.
A San Giovanni Rotondo, a riprova che il “clima” è plumbeo sull’argomento, gli sfoghi raccolti tra la gente sono di questo tenore: “Vedere ‘sti ragazzini che attaccano gente fragile e non fare nulla è inaccettabile”. “Sono rimasto sorpreso dall’arroganza della reazione del ragazzino capobanda nei miei confronti” il commento di un altro signore che ha provato ad intervenire in difesa di un disabile attaccato dalla baby gang.
La questione – tra l’altro- è nota anche alla polizia municipale, visto il deprecabile caso di qualche tempo fa della vigilessa colpita da un uovo lanciato da uno di questi teppistelli. Va inoltre ricordato che lo strumento invocato da De Bonis – ovvero il daspo urbano – è stato già utilizzato nel 2021 – per combattere accattonaggio e meretricio- nei confronti di due zingare. “Serve un atto di coraggio del sindaco” è l’auspicio di De Bonis. Sarà (o verrà) ascoltato?