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Rignano, nuovo movimento politico: giovani in campo per una alternativa costruttiva

Sarà una alternativa costruttiva. Giovani e meno giovani in campo in previsione delle Elezioni Regionali in Puglia e delle Elezioni Amministrative a Rignano Garganico.

di Tonino DEL VECCHIO

Potrebbe essere una alternativa costruttiva. Giovani e meno giovani in campo in previsione delle Elezioni Regionali in Puglia e delle Elezioni Amministrative a Rignano Garganico. E’ la novità dell’altra sera, quando in paese è stato annunciato il possibile arrivo di un nuovo schieramento civico che si baserebbe essenzialmente su un gruppo di giovani professionisti del posto.

L’idea, a quanto si è appreso, non vuole essere in antitesi all’attuale coalizione di governo cittadino, ma vuole essere di proposta e di miglioramento per una Rignano che deve andare a tutti i costi oltre CUNZ, perché non c’è solo la festa da fare, ma tanti problemi dei Rignanesi da risolvere. E tutto ciò in assenza totale di opposizione, cosa molto grave per la democrazia e per il dibattito costruttivo e propositivo.

Questi ragazzi, coadiuvati da Rignanesi più esperti e maturi, hanno a cuore le sorti del più piccolo comune del Parco Nazionale del Gargano e avrebbero deciso di scendere in prima linea per proporre una alternativa degna di tale nome e soprattutto capace di ridare speranza a tutti i compaesani che l’hanno persa. Va bene il CUNZ (che merita un grande plauso), vanno bene le nuove fioriere, vanno bene i progetti turistici in itinere, vanno bene le piste ciclabili, va bene l’asilo nido, va bene l’ennesimo restauro del Museo di Grotta Paglicci, vanno bene le feste e le festicciole, ma è anche arrivato il momento di mettere a freno le cicale e di rimettersi tutti in moto come formiche laboriose per dare una mano a chi ne ha bisogno. E si pensa agli anziani e agli inabili, a quelli che tutti i giorni combattono contro la solitudine e le patologie, a quelli che hanno i figli fuori sede, a quelli che vivono tutti i giorni la rassegnazione e lo spopolamento. Compreso gli esercizi commerciali che ormai sono tutti in estrema difficoltà.

Al movimento, dicono in giro gli ideatori, potranno partecipare tutti i politici, i liberi cittadini e gli stakeholders, fatta eccezione di coloro che hanno tradito l’elettorato, passando da una coalizione all’altra dopo le ultime Elezioni Amministrative.

Confronto costruttivo e propositivo quindi con l’attuale sindaco e l’attuale maggioranza e con ciò che resta dell’opposizione, ma chiusura netta nei confronti di chi come i voltagabbana ha scelto di tradire e di passare sul carro dei vincitori. Perché chi tradisce il popolo una volta lo fa sempre. E a Rignano non c’è più spazio e tempo per queste persone, c’è spazio solo per chi vuole rimboccarsi le maniche e ricostruire, cercando di ripristinare i servizi perduti e di attivare quelli possibili.

Tra le prerogative del nuovo possibile movimento, a quanto si è capito: un parco avventura nel Bosco Lucito, la realizzazione di strutture turistiche ricettive, la realizzazione di una Casa di Riposo per Anziani o RSA, l’apertura di un Centro Polifunzionale Diagnostico Sanitario e di una Postazione dell’Emergenza Territoriale – Servizio 118 o di un Punto di Primo Intervento, il ripristino delle gare di volo libero con deltaplano e parapendio, la creazione di un contenitore poli-culturale presso l’ex-Edificio Scuola Elementare “Padre Antonio Maria Fania”, la continuazione dei progetti turistici in itinere, lo sviluppo delle aziende agricole, artigianali e pastorali, la realizzazione di supporti assistenziali sanitari e socio-sanitari al 75% della popolazione che ormai ha più di 75 anni. Per finire dal possibile movimento non dimenticano la gestione intelligente degli impianti sportivi comunali, da tempo ultimati e mai utilizzati. Tutti progetti che potrebbero offrire lavoro ai più giovani e speranze ai più anziani.

Non ci resta che attendere, qualcosa torna a muoversi e non si tratta dei soliti guerrafondai, ma di persone preparate che hanno a cuore le sorti di un paese bellissimo, ma purtroppo demograficamente, politicamente, culturalmente ed economicamente agonizzante.

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