San Marco in Lamis. Concluso il progetto innovativo per il recupero dell’habitat del “Bosco Fajarama”, Merla: «Invertita rotta disastrosa» | FOTO
Proprio in questi giorni si è concluso il Progetto “Interventi di ripristino ecologico finalizzati alla deframmentazione della faggeta eterotopica denominata Faiarama in agro di San Marco in Lamis (Fg): habitat prioritario 9210 Faggeti degli appennini con Taxus e Ilex” redatto dal Settore forestale del Consorzio di Bonifica Montana del Gargano e finanziato con 240.000 euro dalla Regione Puglia con fondi POR Puglia 2014-2020 – Azione 6.5: “Avviso pubblico per la selezione di interventi finalizzati alla deframmentazione degli habitat del territorio pugliese”.
Con questo innovativo progetto si è proceduto:
- al ricongiungimento funzionale dei piccoli nuclei di Faggio esistenti mediante la messa a dimora di piantine prodotte con seme raccolto nello stesso bosco della Fajarama;
- all’arricchimento della stessa faggeta con la messa a dimora di piantine di Tasso, ormai estinto nel nostro territorio, e Agrifoglio, molto raro nei boschi di San Marco in Lamis, nonché Acero di Monte, Tiglio, Pioppo tremolo, Farnetto, Frassino meridionale e Carpino orientale;
- al ripristino e/o all’arricchimento delle fasce più esterne del bosco – che contribuiscono sia a favorire l’alimentazione della fauna sia a mantenere l’umidità necessaria all’interno della faggeta- con la piantagione di piantine di Sambuco, Biancospino, Corniolo, Berretta del prete, Nespolo, Melo selvatico, Ciliegio canino, Prugnolo, Nocciolo, Sorbo domestico, Sorbo ciavardello e Sorbo montano.
Il tutto con la messa a dimora di oltre 15.000 piantine autoctone, tutte prodotte nel vivaio forestale dello stesso Consorzio sito a Borgo Celano.
Le azioni a tutela della biodiversità sono state arricchite con altri interventi, fra i quali la realizzazione di un cutino (pozza d’acqua), il posizionamento di nidi artificiali per favorire presenze di uccelli, pipistrelli ed insetti, la realizzazione di piccole opere di Ingegneria Naturalistica per contenere alcuni fenomeni erosivi presenti nell’area di intervento.
“Questo progetto si pone come un progetto pilota a livello nazionale per il restauro degli habitat” – commenta con un certo orgoglio il Sindaco Michele Merla (nel riquadro della foto-copertina ndr) – “ed è perfettamente in linea con la recentissima Legge europea sul ripristino della Natura. Purtroppo i comportamenti dell’uomo producono trasformazioni sugli ambienti naturali che vengono distrutti e alterati, causando la perdita e la frammentazione degli habitat e delle specie che in essi vivono. Con questo progetto si è tentato di invertire questa rotta disastrosa, confermando che l’attenzione all’ambiente ed alla natura del nostro territorio, alla sua tutela e conservazione hanno rappresentato sin da subito una priorità per la nostra Amministrazione”.
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