Angelo Cera: «Vergogna senza fine, il sindaco Merla e l’amministrazione navigano nel caos»
Nota a cura del consigliere comunale On. Angelo Cera: “Debito non pagato di €. 5.000,00 per Festa Patronale 2022”
“Miei cari concittadini, voglio rendervi partecipi di una questione amministrativa occorsa qualche giorno fa e sinceramente non so spiegare se la stessa (questione) faccia più ridere piuttosto che piangere.
In data 16 ottobre 2024 l’Associazione Culturale Mo’ l’estate spirit ha inviato un memorandum al Sindaco e alla Giunta, al Presidente del Consiglio Comunale e a tutto il Consiglio Comunale, e quindi anche al sottoscritto in qualità di Consigliere Comunale di opposizione, con la quale ricorda e chiede al sindaco Merla e alla sua Amministrazione di “liquidare il debito il prima possibile” per gli spettacoli svolti in villa comunale in occasione della Festa Patronale del settembre 2022 e per la cena offerta in un noto ristorante del posto all’artista Enrico Ruggieri e al suo seguito: musicisti, tecnici, manager.
Il memorandum espone dei fatti che lasciano sgomenti perché svelano di “accordi intrapresi per le vie brevi e rassicurazioni sul recupero della somma in occasione della prossima Festa Patronale” ed inoltre parla di “finanziamento concesso dalla BCC al Comune di San Marco in Lamis e nulla veniva corrisposto a Mo’ l’estate spirit”.
La notizia di per se è sconvolgente perché dimostra la superficialità con la quale l’amministrazione Merla affronta le questioni; ma dimostra anche, secondo quanto si legge nel memorandum, che il Sindaco agisce con approssimazione, spavalderia, arroganza e senza rispetto delle procedure amministrative per gli impegni di spesa e per l’erogazione di fondi pubblici, per la qual cosa ho già investito gli Organi Burocratici del Comune per i dovuti chiarimenti con risposta urgente.
La vicenda è grottesca ma merita la vostra attenzione perché possiamo far nostra la famosa canzone dell’artista che si è esibito alla Festa Patronale del 2022, Enrico Ruggieri, e tutti insieme cantarla al sindaco Merla e alla sua amministrazione: RIEN NE VA PLUS“.