Egregio Sindaco Michele Merla, quello che è accaduto con il murales dedicato a Joseph Tusiani rappresenta, purtroppo, l’ennesimo esempio di come la nostra città venga ostacolata in nome di giochi di potere e rivalità politica. San Marco in Lamis avrebbe potuto ospitare un’opera di rilievo, frutto del talento di un artista riconosciuto a livello internazionale, Alaniz, capace di valorizzare non solo la memoria di un nostro concittadino illustre, ma anche l’identità culturale del nostro territorio. Eppure, Lei ha scelto di bloccare tutto, senza alcuna reale necessità e senza offrire una soluzione costruttiva.
Lei afferma di voler seguire un iter “a regola d’arte”, come se mancasse qualche documento, qualche permesso. Ma, se ci fosse stata la reale volontà di sanare eventuali mancanze, avrebbe avuto gli strumenti per intervenire tempestivamente, per chiarire, per collaborare. Invece, ha preferito bloccare tutto, privando la comunità di un’occasione culturale e turistica, invece di fare il Suo lavoro di amministratore e contribuire a risolvere la questione.
A peggiorare la situazione è l’idea che si debba valutare preventivamente un’opera d’arte tramite una commissione locale, il cui ruolo e competenze in ambito artistico sono quantomeno discutibili. Da quando l’arte deve passare sotto il vaglio di una commissione burocratica? È come se volessimo chiedere a Picasso una bozza dell’opera prima ancora che prenda il pennello in mano. L’arte, come si è visto con l’opera di Gaetano Pesce a Napoli, non ha bisogno di essere spiegata o approvata da qualcuno che non ne conosce il linguaggio. È un’espressione libera, autentica, che deve arrivare alla comunità senza barriere imposte per questioni di orgoglio o controllo.
San Marco in Lamis merita amministratori che lascino le proprie rivalità politiche a casa e che si impegnino davvero per il bene della comunità. Se Lei avesse realmente avuto a cuore questo progetto, avrebbe cercato una soluzione e non uno stop. La cultura è una risorsa, un investimento, una possibilità di rinascita per il nostro paese, e il suo ruolo, signor Sindaco, dovrebbe essere quello di promuoverla, non di fermarla.
Spero sinceramente che possa riflettere su questo atteggiamento e che scelga di lavorare per San Marco in Lamis, non contro la sua crescita. Noi tutti vogliamo una città viva, ricca di iniziative, capace di attrarre persone e di far parlare di sé per progetti positivi, non per decisioni che danneggiano il futuro della comunità. La invito a riconsiderare questa sua posizione e a dimostrare, con i fatti, di voler fare davvero il bene di San Marco.
Cordialmente, Rino