Egr. Direttore di Sanmarcoinlamis.eu,
in riferimento al servizio citato e alla recente “smentita” da parte degli operatori della Postazione Fissa Medicalizzata (Pronto Soccorso) del PTA di San Marco in Lamis (LINK), desideriamo ribadire le preoccupazioni già espresse nella nostra precedente nota.

La nostra principale preoccupazione riguarda la possibile chiusura del servizio e il dirottamento del personale attualmente in servizio (Medici, Infermieri, Autisti, Tecnici, ecc.) verso altre aree assistenziali della ASL di Foggia.
Tale scenario è legato a una problematica ben precisa: la carenza di Medici. Il Pronto Soccorso (o Punto di Primo Intervento/Postazione Fissa Medicalizzata) è attualmente sostenuto da soli due Medici, di cui uno prossimo alla pensione. È facile immaginare che, in assenza di un ricambio adeguato, ci troveremo presto di fronte a una seria difficoltà, che potrebbe culminare nella chiusura del servizio.
A questa criticità si aggiunge un’altra problematica altrettanto grave: la carenza di Medici nel Servizio 118 di San Marco in Lamis, che oggi conta appena due o tre unità (uno di loro dovrebbe andare a lavorare alle Isole Tremiti). Se si vuole negare l’evidenza o continuare a sostenere che la questione non esista, i colleghi sono liberi di farlo, ma ciò non corrisponde alla verità e non rende un buon servizio alla cittadinanza.
Prima di scrivere o di lanciare un “allarme”, ci informiamo accuratamente. Le informazioni che abbiamo ricevuto provengono direttamente da alcuni degli interessati che oggi smentiscono o hanno paura di farsi “sgamare” dai colleghi.
Come Infermieri di Capitanata, continueremo a parlare di questa problematica e a sottolineare che esiste una grave carenza di Medici nell’ambito dell’emergenza-urgenza, non solo a livello locale ma in tutta Italia, compresa l’Azienda Sanitaria Locale di Foggia, che sta tentando in tutti i modi di invertire tale tendenza all’abbandono e a sostituire i pensionamenti.
Alcuni sindacalisti, candidati alle RSU, continuano a smentire anche ciò che è evidente, ma questo è un atteggiamento che non possiamo cambiare. È una questione di stile, ma noi preferiamo restare fedeli alla realtà e alla trasparenza, nell’interesse della cittadinanza e dei professionisti sanitari. Restiamo a disposizione per ulteriori chiarimenti e continueremo a monitorare la situazione, affinché vengano trovate soluzioni concrete e durature.
Cordiali saluti.
Angelo Riky Del Vecchio – Infermieri di Capitanata e candidato alle RSU