Un libro, una storia: “Il Codice Da Vinci”

di Mario Ciro CIAVARELLA.

Iniziamo dalla fine, quella vera: Gesù non si sposò mai! Scusate se vi abbiamo rovinato il finale, ma questa è la storia nuda e cruda! È questo, alla fine interessava i lettori del libro in oggetto. Anche se Gesù veniva chiamato Rabbi, che già di per sé farebbe intendere un uomo sposato, in questo caso era solo il titolo dato a colui che poteva entrare nelle sinagoghe per poter leggere la Torah (i primi cinque libri della Bibbia).

Se fosse stato sposato e avesse avuto dei figli, sarebbe stato riportato chiaro e tondo almeno su un libro sacro del cristianesimo: non c’è scritto da nessuna parte, né nei Vangeli canonici, né in quelli apocrifi e nemmeno in quelli gnostici.

“Il Codice da Vinci” (2003) scritto da Dan Brown, ripercorre attraverso indizi nascosti in importanti opere d’arte, enigmi e misteriosi artefatti, il percorso del Santo Graal, uno dei più grandi misteri della storia. In questo caso il Santo Graal non sarebbe un oggetto (coppa o simile), ma il sangue reale di Cristo, che sarebbe passato, da generazione in generazione, attraverso discendenze dirette fino ad arrivare ai re di Francia, i Merovingi.

Il tutto avrebbe avuto inizio con l’unione di Gesù con la Maddalena, sarebbe nata almeno una figlia e poi… Ma questa unione carnale non c’è mai stata e il sangue mistico di Gesù non venne trasmesso di padre in figlio. Fine della storia!! E allora, perché tutto quel chiasso tanti anni fa quando il romanzo venne dato alle stampe? Perchè si voleva far passare l’ipotesi della discendenza di Gesù, considerandolo una “persona normale”. Troppe “interferenze” in un solo libro non potevano soverchiare in pochi secondi certezze antiche di 2.000 anni.

In tutta questa storia Leonardo da Vinci non c’entra nulla. Lo scrittore Dan Brown ha preso come pretesto il dipinto dell’Ultima Cena del pittore toscano, vedendo nella figura dell’apostolo Giovanni, le forme femminili della Maddalena. Però la Maddalena non è presente all’Ultima Cena come viene riportato nei Vangeli. E allora questa donna, che comunque è stata una delle figure più importanti tra i seguaci di Gesù, da dove spunta fuori? 

Spunta fuori dal Vangelo di Filippo, dove tra l’altro è scritto: «E la compagna del Salvatore è Maria Maddalena. Cristo la amava più di tutti gli altri discepoli e soleva spesso baciarla sulla bocca. Gli altri discepoli ne furono offesi ed espressero disapprovazione. Gli dissero: “Perché la ami più di tutti noi?”»

Questo passaggio strategico che dovrebbe tenere in piedi le tesi del Codice, dice semplicemente che “baciare sulla bocca” una persona era un modo per far sapere, solo a quella persona, segreti “terribili”. E venivano sussurrati non nell’orecchio come facciamo noi occidentali, ma le popolazioni semitiche di 2.000 anni fa erano soventi fare in questo modo: da bocca a bocca, non necessariamente con un bacio. Ma un incontro quasi sensuale, che non lo era. (Nel mio paese quando dobbiamo rivelare dei segreti esclusivi a qualcuno diciamo: “mmezzijà”. Anche noi siamo un po’ semitici…) 

Inoltre il Vangelo di Filippo è uno scritto gnostico: solo pochi adepti dei primi anni del cristianesimo riuscivano a capire il vero senso di quello che veniva riportato su alcuni testi. Nello gnosticismo non si capisce quello che è scritto, voglio dire: tutti i concetti sono da interpretare, e l’interpretazione giusta, a distanza di millenni, è di difficile deduzione. Come il Vangelo di Giuda: gnostico anche quello, e attendibile, per il semplice fatto che il racconto di questo Vangelo si conclude con l’Ultima Cena, che Giuda visse. Poi morì, e non potè vedere né la crocifissione e nemmeno la Resurrezione.

E allora Dan Brown dove voleva andare a parare con questo suo scritto delirante, che tra l’altro è stato scopiazzato da un libro del 1986 dal titolo “Il Santo Gral”, scritto da tre giornalisti della BBC? Voleva arrivare alla conclusione che la toma della Maddalena (la non-moglie di Gesù) si trova a Parigi sotto il Louvre(!!??)

E quindi? Anche se fosse cosa dovremmo fare? Boooooh.

P.s. un amico mio, buon’anima, quando si discuteva su questo argomento concludeva dicendo: “Ma se Gesù è venuto per salvare l’Umanità… poteva   mai pensare a trovarsi la “zita”, con tutto quello che aveva da fare??” (sante parole!!)

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