VIDEO | Buona Pasqua senza mai perdere la speranza

di Luigi Ciavarella

E’ una Pasqua insolita quella che oggi stiamo vivendo. La percezione che si respira in paese, ma direi in tutto il mondo, è che tutto sia stato congelato in attesa di qualcosa che ci sfugge, che invano proviamo a dare un senso. La nostra Pasqua è stata taciuta, annullata con un tratto di penna: niente riti religiosi e tradizionali che erano il respiro della nostra comunità, niente fracchia. Ancora una volta lo svolgimento della Processione che avveniva il Venerdì Santo è stato cancellato. Il simbolo stesso della Passione e della Tradizione popolare, che univa in tutto il mondo i figli di questa terra in una sola voce, ha taciuto di fronte alla tragedia che stiamo assistendo. La paura del contagio ha vinto sui sentimenti popolari.

Ed ecco che la voce del poeta Antonio Villani, così come abbiamo già scritto in un precedente articolo, ricorda con sincera ammirazione (“Culle segne de la croce”) di quando cioè la Fracchia “ammuiunave nu quartiere”, e dove intorno a quel cono di legna rinasceva la vita, dopo un inverno duro, rivolta alla primavera, al ritorno della stagione dei fuochi.

Quella poesia vernacolare, che ci riporta indietro nel tempo (dal titolo “Tempe de fracchie”), Ciro Iannacone, da par suo, ne ha fatto un video/canzone (qui sotto) dalla melodia straripante, ricca di pathos e di immagini, antiche e moderne, che ci parlano ancora di noi, della nostra storia, delle nostre tradizioni, oggi così duramente colpite dagli eventi. Ma è anche una canzone che ci trasmette forte un senso di speranza, composta con arrangiamenti essenziali ma efficaci, come d’altronde ci ha abituati in questi ultimi tempi, e dove la sua voce ancora una volta arricchisce questa terra di nuove importanti melodie.

Il Direttore e la Redazione augurano ai nostri lettori e alle loro famiglie una Buona e Santa Pasqua.

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