San Marco in Lamis, Covid: il bollettino “dà i numeri”. Merla bacchetta la Regione: «Situazione sotto controllo»

Ieri il sindaco di San Marco in Lamis, Michele Merla, nella sua veste sia di autorità sanitaria locale che di autorità di Protezione civile, si è trovato di fronte alla comunicazione ufficiale sui contagi della Prefettura che inizialmente si è trasformata in un incubo: «I casi da Covid-19 sono praticamente raddoppiati». E in linea con il bollettino quotidiano della Regione Puglia, nel quale, da ieri appunto, il territorio della cittadina garganica risulta colorato di rosso (oltre 51 residenti alle prese con l’infezione).

Ma andando a scorrere la lista, che contiene nomi e cognomi , data ed esito del tampone, ecco che viene fuori l’arcano: più di 20 casi contabilizzati sono cittadini risultati positivi nel 2020 e ormai guariti. Un errore non di poco conto, se si considera che il dato sballato ha contribuito ad incrementare il numero di positivi anche a livello regionale. Numeri che poi finiscono nel calderone delle valutazioni del Ministero della Salute circa il cambio di colore delle regioni (zona rossa, arancione ecc.) e le relative regole che riguardano le attività commerciali e su cosa si può o non si può fare. Un errore marchiano, e il dubbio è più che lecito, che potrebbe essere stato fatto anche per altri comuni, con le conseguenze del caso.

«Non è la prima volta che accade – ribadisce Michele Merla – appena possibile farò notare l’inesattezza a chi di competenza. Attualmente nella nostra città, contrariamente a quanto riportato dal bollettino regionale, si registrano 25 persone positive al Covid-19 e 12 in quarantena. La situazione dunque rimane sotto controllo ed il numero dei contagi è stabile. Preme comunque ribadire che l’emergenza sanitaria non è passata, pertanto mi appello ancora una volta al senso di responsabilità di tutti i cittadini:in questo momento abbiamo il dovere di collaborare per sperare di arrivare al più presto a un ulteriore miglioramento che ci faccia affrontare l’immediato futuro con più ottimismo e serenità».

Print Friendly, PDF & Email