Primo caso in Puglia di variante brasiliana

Sequenziato dall’Istituto zooprofilattico sperimentale di Foggia.

Ce ne vorrebbero di più di vaccini nei punti territoriali foggiani, la fornitura recapitata all’Asl di Foggia dovrebbe assicurare il fabbisogno per l’intera settimana: parliamo di 1300 dosi di AstraZeneca, 3500 di Moderna mentre per domani è atteso uno stock di 20mila dosi di vaccino Pfizer per un totale di 24800 iniezioni. Arrivi che garantirebbero anche l’apertura dell’hub in fiera, appuntamento rinviato di «qualche giorno», come riferiscono dall’Asl, per consentire il completamento degli allestimenti all’interno del padiglione nuovo.

Ieri l’altro, intanto, altro boom di contagi e di decessi in Capitanata: 208 nuovi positivi e 12 decessi, probabilmente non tutti riferibili alla singola giornata di ieri. Numeri in ogni caso giganteschi, difficili da sottovalutare anche in una situazione in cui la curva dei contagi tende a scendere in Puglia e l’indice di trasmissione del virus (Rt) da giorni è sotto l’1 anche in provincia di Foggia.

Ieri invece altra giornata difficile in Puglia: su appena 5.792 tamponi si registrano 477 casi positivi. Questa volta è proprio la provincia di Foggia a registrare nel report regionale il maggior numero di contagi, ma i dati delle altre province appaiono incompleti rispetto ai numeri rilevati negli ultimi 3-4 mesi (100 casi ieri in provincia di Bari, 83 a Lecce i dati più alti) probabilmente perché non tutti i tamponi sono stati processati considerato il giorno festivo.

Resta alto il rischio di contagi da nuove varianti, non soltanto quella inglese. L’allarme suona proprio in provincia di Foggia: è stato sequenziato dall’Istituto zooprofilattico sperimentale, primo caso in Puglia, un genoma di variante brasiliana. «Si tratta di una donna residente in un centro della provincia – commenta con la Gazzetta il dottor Antonio Parisi, responsabile del laboratorio di Genetica dell’istituto – dovremmo adesso valutare se c’è un legame epidemiologico all’origine dell’infezione oppure se la donna ha contratto il virus al ritorno da un viaggio in Brasile. Noi non abbiamo potuto verificare questo tipo di informazioni – aggiunge il ricercatore – sarà il servizio epidemiologico regionale a svolgere questo tipo di indagine attraverso i dipartimenti territoriali dell’Asl».

Infezioni da variante brasiliana sono già state rilevate in pazienti di altre regioni (Campania e Umbria), tuttavia si tratterebbe di un tipo di variante meno contagiosa di quella inglese ancora molto presente sul territorio pugliese. «Abbiamo sequenziato più di cento genomi – aggiunge Parisi – la maggior parte sono riferibili alla variante inglese. Va inoltre rilevato che per la prima volta non c’è più traccia di variante spagnola, l’impressione è che la variante inglese abbia preso il sopravvento su tutte le altre proprio a conferma della sua alta contagiosità, come dimostrato dalla terza ondata di contagi in Puglia e nell’intero paese».

Il fatto che la variante brasiliana abbia prevalso almeno in un caso sulla variante inglese potrebbe essere un presupposto di nuova pericolosità? «Dalla variante brasiliana non c’è stata analoga esplosione di casi – risponde Parisi – lo rileviamo da quanto accaduto nelle altre regioni dove il virus è stato isolato. Però sarebbe un errore pensare di sottovalutarla, parliamo di una variante dotata di una mutazione genetica particolare che spesso si associa a una ridotta sensibilità agli anticorpi: il vaccino in questo caso sarebbe meno efficace nel contrasto».

Ha infine riaperto «in sicurezza» il centro sociale polivalente covid free “Il Sorriso di Stefano” con i laboratori manuali, artistici, di cucina, ludico-ricreativi, di fisioterapia e assistenza psicologica per anziani autosufficienti dai 65 anni in su. «Tutti gli operatori sono regolarmente vaccinati – informa una nota – gli ambienti e le superfici sono costantemente igienizzati e sanificati e tutte le attività si svolgono a distanza di sicurezza. Le attività si svolgono dal lunedì al sabato. Il servizio è attivo con navetta e pranzo in loco. Per maggiori informazioni chiamare il numero 0881 612931». (Massimo LEVENTACI – gdm.it)

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