Parco Nazionale del Gargano, si va verso (l’agognato) allargamento del perimetro
Il Comune di Chieuti (foto-copertina) chiede di entrare; così diventerebbero 19 i Comuni del Parco.
Il 14 maggio 2021 è una delle date da ricordare per il Parco nazionale del Gargano, perché è il giorno in cui il Comune di Chieuti ha deliberato di proporre all’Ente Parco, e per suo tramite al Ministero della Transizione Ecologica, di inserire parti del proprio territorio nel perimetro dell’area naturale protetta del Gargano.
A seguito di varie e fruttuose interlocuzioni precedentemente sviluppate tra l’Ente Parco e il Comune di Chieuti sul tema dell’ingresso di quest’ultimo nell’area protetta, il Sindaco Diego Iacono ha invitato il Presidente Pasquale Pazienza a partecipare alla seduta consiliare di venerdì 14 maggio, per esporre gli aspetti significativi e le implicazioni associate a questo tipo di scelta.
Dal 18 maggio 2001, giorno in cui fu approvata con D.P.R. l’ultima perimetrazione del Parco Nazionale del Gargano, non è mai accaduto che un Comune formalizzasse la decisione di entrare a far parte dell’area naturale protetta. E’ questo uno dei risultati sicuramente più importanti della nuova governance dell’Ente Parco che, sin dall’inizio della sua esperienza, ha avviato interlocuzioni per perseguire l’ampliamento del perimetro del parco.
Per il Presidente del Parco, Pasquale Pazienza “… i parchi e le aree protette rappresentano un’opportunità di sviluppo socio-economico locale. Sia chiaro però che la validità di questa affermazione dipende dall’idea di area protetta che s’intende realizzare. La preservazione dell’ambiente, ovvero la sua tutela integrale, è certamente un valore ma che va praticato in poche e ben definite aree territoriali. La tutela dell’ambiente, invero, non può trovare nel fissismo ambientalista la sua ragion d’essere. Questo tipo di atteggiamento gestionale delle risorse ambientali – assolutamente da confinarsi a specifici casi scientificamente ragionati – deve necessariamente coesistere con altre modalità. La tutela dell’ambiente deve trovare un punto di equilibrio, con la presenza dell’uomo e delle sue attività. Ciò è particolarmente vero in quei territori caratterizzati dalla presenza dell’uomo. In queste realtà i due approcci – quello biocentrico e quello antropocentrico – devono trovare un momento di giusto confronto e di valida sintesi orientandosi ai principi dello sviluppo sostenibile per realizzare una dimensione in cui il sistema dei vincoli di tutela ambientale non può e non deve sacrificare le ragioni delle vicende socio-economiche della comunità locale. Stiamo parlando di una dimensione in cui la tutela ambientale diventa “fattore produttivo” di un processo di sviluppo sociale ed economico grazie a strategie di valorizzazione economica e sostenibile delle risorse naturali (e culturali) presenti nel territorio locale. È esattamente questa la ratio d’indirizzo operativo condiviso con il Sindaco Diego Iacono, che ringrazio per l’impegno profuso nell’affermare il risultato della deliberazione adottata, e che porta il Comune di Chieuti a chiedere il suo ingresso nell’area del Parco nazionale del Gargano con alcune quote del suo territorio. L’Ente Parco non può che rallegrarsi e compiacersi di questa decisione da cui molto probabilmente scaturirà l’allargamento della famiglia oggi rappresentata dalla Comunità dei 18 Comuni del Parco”.
Per il Sindaco di Chieuti, Diego Iacono, “è motivo di grande orgoglio, dare avvio all’iter per l’annessione di una parte del territorio di Chieuti all’interno del perimetro del Parco Nazionale del Gargano. Siamo nella fase embrionale, ma la cosa importante è aver fatto il primo passo e siamo convinti che da questo deriveranno ottime possibilità di sviluppo per la nostra comunità, sia dal punto di vista sociale ed economico, penso anche al turismo ambientale e sostenibile, sia dal punto di vista della riqualificazione e conservazione dell’area boschiva che entrerà a far parte del territorio dell’Area naturale protetta del Gargano; senza tralasciare il prestigio che assumerà il nostro Comune, unendosi agli altri Comuni che compongono il Parco. Ora aspettiamo fiduciosi che l’iter amministrativo avviato oggi, arrivi a conclusione e intanto ringraziamo il Parco ed il Presidente Pazienza, per averci onorato della sua presenza in Consiglio comunale”
Insomma, c’è entusiasmo da entrambe le parti per le prospettive che si aprono.
Il Comune di Chieuti da questo momento seguirà un percorso amministrativo che coinvolgerà anche il Ministero della Transizione Ecologica e che, al suo traguardo, sancirà l’allargamento dei confini del Parco; il processo di inclusione sarà anche il terreno fertile per una visione nuova e diversa delle peculiarità territoriali del Comune di Chieuti, che saranno inserite nel perimetro. In concreto si riverserà sul territorio il risultato della raggiunta integrazione e armonizzazione degli obiettivi di tutela e valorizzazione con le aspirazioni e sensibilità della comunità cittadina riguardo alle politiche ambientali e di sviluppo sociale ed economico.
Dal canto suo l’Ente Parco arricchisce il suo impegno con un motivo in più per finalizzare efficacemente la propria azione, che risulta essere apprezzata da tante parti, considerata anche l’apertura di credito offerta dalla comunità di Chieuti.