L’eredità dell'(ex) assessore De Giovanni: San Marco CITTÀ D’ARTE

«In questi mesi non ho mai fatto mancare la mia presenza a tutti i consigli comunali, a tutte le riunioni della commissione di cui ero membro, a tutte le giunte. Il Comune era diventata la mia seconda casa. L’ho fatto perché credo nelle istituzioni». A dirlo in una nota affidata a Facebook è l’ex assessore alla Cultura e all’Ambiente Sacha De Giovanni che, ieri, si è dimesso dall’incarico.

«Tra le ultime iniziative da me promosse vi è la ricognizione dei beni culturali e il riconoscimento di Città d’Arte a breve, questi ed altri sforzi profusi vedranno la luce», sottolinea con orgoglio De Giovanni. Che poi ringrazia «il fantastico gruppo di lavoro con cui ho condiviso questo dossier culturale: Cosma Siani, Antonio Motta, Raffaele Cera (Cinzia), Tonino Cera, Matteo Coco, Sergio D’Amaro, Grazia Galante, Padre Stefano, Maria Lea Pettolino, Carla Bonfitto Gualano, Stefano Starace, Gian Pasquale La Riccia, Nicola Potenza e Tiziano Paragone».

Infine aggiunge: «Lascio alla mia comunità questa eredità con la speranza che la consapevolezza di questo patrimonio possa illuminare il percorso di tutti. Purtroppo il mio finisce qui. Ieri mattina ho protocollato le mie dimissioni da Assessore. Ringrazio quanti hanno collaborato con me. Mi scuso con quelli che non sono riuscito ad ascoltare. Grazie alle tantissime persone che da ieri mi hanno manifestato il loro affetto. Siate sempre coraggio e dignità», conclude l’ex assessore della seconda Giunta guidata dal sindaco Michele Merla.

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