San Marco in Lamis, “caso stemma”: l’Amministrazione Comunale fa chiarezza
E lo fa con un post pubblicato su Facebook poco fa a firma dell’assessore alla Cultura Nardella in risposta ad Angelo Cera.
«L’Amministrazione comunale risponde alle polemiche sul nuovo disegno dello stemma comunale rassicurando la cittadinanza che, finalmente, invece, cosa mai avvenuta in passato, si è data definizione a questo tema importantissimo che riguarda l’identità del nostro Comune.
Infatti, dopo un impegno di ricerca del precedente mandato amministrativo, l’Ufficio Araldica ci ha fornito risposta sul disegno ufficiale da considerare (non quello ufficioso fino ad ora utilizzato).
A tal proposito si condivide nuovamente a tutta la cittadinanza quanto già comunicato in data 11 agosto 2021 dall’assessore alla Cultura Meriligia Nardella (nella foto-copertina), a seguito della relativa discussione in Consiglio comunale.
“COMUNICAZIONE SULLO STEMMA COMUNALE”
Oggi ho dato comunicazione in Consiglio comunale del risultato di una ricerca condotto in questi mesi con la collaborazione di persone appassionate di Cultura, che si ringraziano, circa l’esatto disegno di stemma di cui d’ora in poi il nostro Comune dovrà dotarsi.
UN RISULTATO DI NOTEVOLE IMPORTANZA SE SI CONSIDERA CHE PER LA PRIMA VOLTA SI FA CHIAREZZA SU UN ASPETTO IDENTITARIO DEL NOSTRO COMUNE.
Da secoli infatti il nostro Comune utilizza uno stemma “ufficioso” (che rimarrà tale fino a revisione) e soltanto ora abbiamo chiarito, con la risposta fornitaci dall’Ufficio araldica e dopo diversi tentativi di contestuale ricerca personale, che, nel nostro caso, va utilizzato il sigillo antico depositato nell’archivio di Stato di Foggia e di Napoli. Sarà da qui che si dovrà ripartire per ridisegnare, sicuramente in chiave più moderna, il nostro stemma.
La nostra Città contenendo nella sua denominazione la parola “San Marco” è tenuta ad utilizzare il leone veneziano alato e la figura del Santo. In particolare lo stemma storico è così rappresentato: “La figura di un Santo seduto sulle nuvole e sostenente con la mano destra una penna e con la mano sinistra un libro aperto, il Santo accompagnato a destra e sinistra dalle lettere maiuscole S e M; nella parte inferiore un leone alato”.
Tuttavia è bene precisare che come amministrazione eravamo partiti già con una ridefinizione di stemma sulla base del disegno “ufficioso” che tutti conosciamo. Ed è stato proprio grazie a questi bozzetti revisionati e allegati in seguito in un Consiglio comunale (che si ringrazia per aver favorito all’unanimità questo iter) che si è poi potuto invece avviare il processo per risalire al corretto disegno.
Dunque, la concessione dello stemma resta subordinata alla revisione dello stesso ai criteri dettati dall’Ufficio araldica e al sigillo antico.
Tanto era dovuto per conoscenza a tutta la cittadinanza a conferma che la Cultura si esplica in tutte le sue forme e questo risultato è la CERTEZZA di una cura e di un’attenzione certosina ai vari problemi che di volta in volta ci troviamo ad affrontare finalmente si fa chiarezza su quello che è il disegno di stemma ufficiale a cui fare riferimento».
Meriligia Nardella (Post dell’11 agosto 2021)