L’uomo della Sindone

A San Marco in Lamis l’opera dello scultore Sergio Rodella

di Antonio DANIELE

Un importante convegno di studio ha aperto una ricca giornata per la collocazione dell’Uomo della Sindone realizzata dallo scultore Sergio Rodella a San Marco in Lamis. L’opera, una delle 4 copie create dallo scultore padovano, è frutto di uno studio di due anni di lavoro di un gruppo scientifico dell’Università e dell’Azienda Ospedaliera di Padova, che hanno portato alla realizzazione, utilizzando metodi scientificamente validati, di un modello tridimensionale a grandezza naturale del corpo avvolto dalla Sindone che corrisponde in modo sorprendente alla doppia immagine, frontale e dorsale, presente sul telo.

Quest’opera unica ed eccezionale è stata collocata nella chiesa di S. Maria delle Grazie tramite la donazione voluta dal prof. Matteo Bevilacqua, sammarchese di nascita, studioso e grande conoscitore del sacro lenzuolo.

Se la mattinata è stata vissuta con grande interesse per la competenza degli illustri relatori, nel pomeriggio è avvenuta la benedizione del modello e dei pannelli sindonici da parte dell’Arcivescovo di Foggia-Bovino S.E. Rev. Mons. Giorgio Ferretti. Alla solenne concelebrazione, oltre al donatore accompagnato dalla famiglia, anche i relatori che hanno realizzato gli studi sulla Sindone. Presenti anche il Sindaco Michele Merla e il vice sindaco Nicola Potenza.

Nella sua omelia l’Arcivescovo ha sottolineato come “le immagini sacre sono una finestra che ci fa vedere il mistero”. L’Arcivescovo Ferretti si è chiesto “Chi è l’uomo della Sindone? È un mistero. Quest’uomo ha subito torture. È un uomo morto. È un uomo crocifisso. È l’icona più vera della passione di Gesù. La passione e la salvezza che viene dalla morte del Signore, la troviamo nel lenzuolo della Sindone”. Dopo la benedizione del modello e dei pannelli sindonici, un concerto di canto diretto dal maestro Michelangelo Martino ha chiuso l’intensa giornata. 

 

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