Colpo di scena, si dimette l’assessore Alessio Villani

Una magra figura e appena 600 voti rimediati alle recenti elezioni europee. Questo l’ultimo bilancio del Pd locale, versione 2.0, che avrebbe spinto a breve il sindaco Michele Merla a revocare le deleghe all’assessore ai Lavori Pubblici Alessio Villani diventato, suo malgrado, capro espiatorio del declino della sezione dei democrats ubicata in Via Garibaldi.  Il motivo ufficiale, però – almeno quello che circolava per la maggiore – era un altro, ovvero le frequenti assenze dell’assessore (per motivi di lavoro) dai piani alti di Palazzo Badiale, a tal punto da non consentirgli di seguire come si deve la “frenetica” attività della Giunta Merla.

Eppure Villani – e non è un segreto – aveva da sempre manifestato le sue radici politiche: «Sono un moderato. E rimango tale. Cosa che ho sempre dichiarato, a differenza di altri, e dimostrato con i fatti in ogni occasione», aveva tenuto a dire in passato. Appartenenza rimarcata più volte anche nel perimetro della lista “Per San Marco”, la civica che ha poi portato Michele Merla sullo scranno più alto di Piazza Municipio. E ciò, ovviamente, con il decisivo contributo dello stesso Villani.

Però, con il passare del tempo qualcosa si è rotto. E che tra i due non filasse tutto liscio era cosa risaputa da tempo in paese. Attriti e dissapori emersi anche su queste pagine, che si sono intensificati durante l’ultima riunione di Giunta al quale Alessio Villani non è stato convocato, così da spingerlo a chiedere, a mezzo pec, le dovute spiegazioni al segretario comunale e al Prefetto di Foggia, il dott. Raffaele Grassi. “La tua presenza non era opportuna”, gli avrebbe invece riferito in maniera informale, liquidandolo, lo stesso Merla.

Oggi il capovolgimento di fronte e lo scatto di dignità di Villani, emarginato, a suo dire, anche dai colleghi di Giunta e dall’intera maggioranza: “Facendo seguito alla pec del 08/07/2019, inerente la mancata informazione /comunicazione alla partecipazione alla riunione dell’organo esecutivo, non avendo ricevuto debito riscontro e ritenendo il fatto di grave rilevanza dal punto di vista politico, fiduciario e amministrativo, con la presente comunico formale dimissioni dall’incarico assessorile conferitomi con ordinanza sindacale”.

“Tale decisione – aggiunge piccato – scaturisce dalla pressante attività rivolta dal Sindaco a mia insaputa, con il gruppo intero, ovvero con i singoli componenti dello stesso, nonché soggetti esterni che hanno sostenuto l’attuale maggioranza. La delega ai Lavori pubblici e all’Urbanistica è, di tutta evidenza, ambita e fortemente voluta dalla S.V. ovvero da conferire ad altri soggetti più vocati all’esecuzione dei Suoi desiderata piuttosto che – è l’affondo di Villani – al perseguimento degli obiettivi programmatici e nell’esclusivo interesse della città attuati con correttezza, lealtà e trasparenza”.

Cosa succederà adesso? Cosa certa è il passaggio di Villani all’opposizione. Con sé la fedelissima Grazia Mossuto. A sostituirlo, secondo le gole profonde, ci sarebbe già pronto un assessore esterno. Per altri, invece, al fine di arginare il famoso “andamento destrorso”, la poltrona ai Lavori Pubblici, Urbanistica, Commercio ecc. potrebbe toccare a Meriligia Nardella, consigliera comunale delegata alla cultura ed interfaccia tra il Pd 2.0 sammarchese e l’Amministrazione Comunale. Sul tavolo delle ipotesi anche gli “amici” di cordata dell’ormai ex assessore: Annalisa Sassano, Michele Nardella e il vicesindaco Angelo Ianzano.

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