A Vieste l’adozione dei randagi si promuove in chiesa
Prima di ogni messa vengono presentati 5 cani che poi attendono sul sagrato in attesa di trovare una famiglia
Trovare una famiglia pronta ad accoglierti, quando sei un cane trovatello non è certo un’impresa semplice. A meno che ad aiutarti non ci pensi l’intera comunità religiosa di un paese. Succede a Vieste, provincia di Foggia, dove da oggi Zeus, Milo, Shirley, Cleopatra e Wonder parteciperanno alla Messa con una speranza: mettersi in mostra per trovare finalmente casa.
I cinque cagnolini – ospitati dalla Lega nazionale del cane – saranno accolti dai sacerdoti della Cattedrale e di quattro parrocchie durante tutte le celebrazioni domenicali prima di Natale. E così, davanti ai fedeli riuniti in chiesa, avranno la possibilità di farsi conoscere e magari trovare una cuccia calda entro la fine dell’anno.
L’idea è di Francesca Toto, esperta di comunicazione, che ha lanciato il progetto «Tutti a casa per Natale». L’obiettivo è proprio fare in modo che il canile sanitario del centro garganico non abbia più ospiti entro il 31 dicembre.
Ogni settimana i cinque esemplari saranno presentati prima della Messa, poi aspetteranno sul sagrato, insieme con un volontario, il loro potenziale nuovo amico umano. A ogni sacerdote sarà abbinato un cagnolino.
E così don Gioacchino, della parrocchia Cattedrale, si occuperà dell’adozione di Zeus, mentre don Tonino, della parrocchia Gesù Buon Pastore, farà «pubblicità» a Milo. Poi ci saranno anche don Michele della parrocchia San Giuseppe operaio che farà conoscere Shirley, don Celestino della parrocchia Santa Maria delle Grazie che si occuperà di Cleopatra e don Angelo della parrocchia Santissimo Sacramento che promuoverà Wonder.
Tutti i parroci, naturalmente, non vedono l’ora di mettersi al lavoro per regalare ai cagnolini randagi, vittime di violenza e abbandono, un Natale finalmente felice. L’idea è nata come costola del progetto «Zero cani in canile», partito circa dieci anni fa proprio a Vieste e poi esportato anche in altre realtà italiane.
In questi anni il piccolo Comune pugliese si è distinto proprio per la sensibilità verso i quattro zampe costituendo, per esempio, il Nucleo tutela benessere animale. Un corpo composto da tutte le forze dell’ordine con il compito di rilevare, attraverso uno speciale lettore di microchip, l’identità dei cani presenti in auto durante i controlli di routine.
E non finisce qui, perché con l’arrivo dell’anno nuovo il Comune ha anche intenzione di dare vita a un ufficio che, in collaborazione con i servizi sociali, faccia prevenzione delle violenze in famiglia. Questo perché, come hanno appurato i volontari, un cane maltratto molto spesso è la spia di bambini e donne in difficoltà tra le mura domestiche. Ma occorre anche cambiare la cultura facendo leva sui più giovani. E allora, a partire dalla prossima settimana, i volontari di Vieste entreranno in azione anche nelle scuole elementari.
A ogni piccolo studente saranno regalati un peluche, ciotole, croccantini e buste per raccogliere i bisogni dei cagnolini. Ciascun piccolo avrà la possibilità di accudire il nuovo e finto amico a quattro zampe ogni giorno, dandogli da mangiare e portandolo fuori per i bisogni. Un modo divertente per insegnare ai bimbi e nelle loro famiglie cosa significhi accogliere un animale in casa, amarlo e pensare alle sue necessità.
Tutto questo a Vieste è possibile grazie all’impegno di 60 volontari, in grado non solo di lavorare instancabilmente ma anche di gettare le basi per un nuovo approccio al rapporto con gli animali domestici.
E così quasi tutti gli stabilimenti balneari della località turistica oggi accettano ospiti a quattro zampe, mentre i visitatori hanno la possibilità di farsi accompagnare dai loro pet anche quando entrano nella Cattedrale. Passi importanti che adesso permetteranno ai cinque trovatelli di contare sull’aiuto della chiesa per trovare una nuova casa. E per passare un Natale finalmente felice e sereno.
Daniela Uva
Il Giornale